E’ una rivoluzione civile ed epocale quella è successa oggi in Italia. Da tutto il mondo hanno guardato increduli la ribellione pacifica di un popolo che vuole riappropriarsi della sua civiltà, del made in Italy e della sua immagine di persone dabbene.
“Arrendetevi!” gridava Grillo dal palco in Piazza San Giovanni di Roma rivolto ai politicanti, magnificando una politica veramente genuina. “Populisti!” rispondevano loro, e intanto sfoggiavano la loro agenda: stipendi appropriati dei loro rappresentanti (2500 euro – vedi in Sicilia), esclusione delle macchine blu (vedi a Parma) e i temi più cari a una famiglia che guadagna il pane onestamente. In più un welfare che non è accattonaggio, ma un vero diritto di cittadinanza per chi non ce la fa da solo e una meritocrazia per i più bravi.
Resta il problema della governabilità del Paese. E adesso “L’onestà andrà di moda”, scrive Beppe Grillo sul web, e dichiara: “Faranno il governissimo, ma sono finiti e lo sanno. Sono prove generali”.
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