Elezioni Quirinale: Scheda bianca. Bisogna scegliere un candidato condiviso
La scelta della scheda bianca è stata fatta dalla maggior parte dei partiti. Si cerca un candidato che possa essere condiviso attraverso il dialogo delle forze politiche
È stata convocata in queste ore la prima votazione parlamentare a palazzo Montecitorio per eleggere il 13esimo Presidente della Repubblica.
Dalla maggioranza dei partiti è stata condivisa la scelta della scheda bianca per questa prima votazione.
Noi siamo stati a piazza Monte Citorio per ascoltare i primi pareri in esclusiva degli elettori.
Boldrini punta a una candidata: “non escludiamo le donne autorevoli”
“Si vota scheda bianca perché bisogna fare un accordo. Questo è il normale rito” affinché si possa eleggere un candidato o una candidata che possa essere accolta dalla maggioranza dei partiti, sottolinea la parlamentare Laura Boldrini.
La maggioranza di questo governo è atipica poiché è composta da forze opposte della politica. Dunque, “se non si riuscirà a trovare un nome che possa essere condiviso, il Governo ne risentirà“.
“Questa volta è importante che non siano escluse le donne autorevoli”, conclude Boldrini.
Renzi: “Io non ho un candidato. C’è bisogno del sostegno della politica”
Il leader di Italia Viva appena uscito dalla sua votazione afferma di non avere un candidato. “Questa volta non tocca decidere a me il candidato o la candidata“.
La maggioranza è del centrodestra. “Credo fortemente che chi abbia spinto sulla figura di Silvio Berlusconi abbia fatto male. Non era il candidato ideale almeno in questa fase“, afferma Renzi.
“Chiunque andrà al Quirinale ha bisogno della politica, chi pensa il contrario si sbaglia“. Per questo motivo crede nella possibile candidatura dell’attuale premier Draghi una possibilità soltanto se sarà supportato dalla politica.
L’elezione di Mario Draghi come capo del Governo è stata voluta dalla politica, e “credo che questo sia stato un grande successo e non una sconfitta“. “Draghi è una personalità straordinaria e potrebbe fare entrambi” conclude Renzi.
Fedeli: “C’è la responsabilità di una soluzione unitaria e rapida”
La senatrice Valeria Fedeli esprime la sua preferenza sulla possibile candidatura di una donna. Tuttavia, qualsivoglia sia la figura che si siederà al Quirinale è importante che sia fatto con celerità.
Infatti, la senatrice afferma che “c’è la responsabilità di fare un’operazione unitaria e rapida. Dobbiamo cominciare subito“. Questo perché bisogna discutere della questione economica e lavorativa.
“Il tema del lavoro e la sua qualità è il tema di oggi del Paese“. Dunque, è necessario scegliere un candidato o una candidata che “abbia rispetto per le istituzioni” e mettersi subito a lavoro sulle questioni che inclinano il Paese, conclude Fedeli.
Zaia: “spero in una soluzione di grande maggioranza”
Luca Zaia, ex ministro dell’Agricoltura, afferma con convinzione l’importanza di rispettare “la sovranità del Parlamento“.
Per questo motivo, in questa prima votazione è importante sceglie la scheda bianca, poiché è il Parlamento che deve decidere e valutare il miglior candidato.
“Spero si trovi una soluzione a grande maggioranza” sottolinea Zaia.
Per quanto riguarda Draghi, invece, non si esprime sulla sua candidatura, poiché “bisogna rispettare la volontà del Presidente Draghi”. “Io credo che lui stia facendo un buon lavoro”, conclude ex ministro.
Richetti: “serve una figura super partes. Azione ha votato Marta Cartabia”
Il senatore Matteo Richetti parla a nome del gruppo politico misto Azione e Più Europa, che ha deciso di schierare e puntare tutto sulla possibile candidatura di Marta Cartabia.
“Cartabia è una figura di maggiore garanzia e che può aprire a una possibilità di confronto“. Cartabia è stata la prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Corte Costituzionale. “È la figura super partes che serve“.
La figura di Mario Draghi è indiscutibilmente la più adatta a governare attualmente il Paese. “Difronte all’incapacità possibile del Governo” e all’imminente gestione del PNRR, la “figura di Draghi è la migliore“.
Dunque, “proponiamo Cartabia al Quirinale e Draghi al potere esecutivo“, conclude Richetti.
Lupi: “Scheda bianca è la via giusta per scegliere un candidato condiviso”
Il leader di Noi con l’Italia, Maurizio Lupi, vede nella scheda bianca una responsabilità da parte della politica di scegliere un candidato condiviso.
“Abbiamo scelto Salvini per dialogare con il centrosinistra“. Il dialogo è un tentativo per “non andare muro contro muro“, sottolinea Lupi.
“Questa è elezione più importante e la politica torna a essere protagonista, vediamo dove andrà a finire la pallina del flipper. Prima o poi dovrà scendere“, dice con tono serio ma un po’ ironico il deputato.
La scelta della scheda bianca non è un fallimento, ma è quello che “ci consentirà di arrivare a mercoledì con un candidato forte“, conclude Lupi.