A partire da ieri sono online i moduli per richiedere i buoni spesa diretti alle famiglie in situazione di indigenza economica causata dall’emergenza epidemiologica tuttora in atto. Per far fronte a un’emergenza non solo sanitaria ma anche economica e sociale, la Regione Lazio ha infatti assegnato al comune di Artena circa €175.566 “per l’approvvigionamento di generi di prima necessità in favore dei nuclei familiari privi della possibilità di approvvigionarsi di generi di prima necessità”, come si legge nella delibera pubblicata sul sito del Comune, spendibili o in buoni spesa o in pacchi alimentari da consegnare ai cittadini più bisognosi.
Il comune di Artena ha deciso di avvalersi di buoni spesa, utilizzabili presso esercizi commerciali del territorio che aderiscano all’iniziativa. L’Assessore Lara Caschera ci ha confermato che sono molte le realtà sul territorio che hanno deciso di fare la loro parte nella lotta a questo nemico invisibile, che mette in pericolo non solo la salute ma anche le nostre finanze. La priorità è garantita a tutti quei nuclei familiari “privi di fonti di reddito e a quelli che non percepiscono altre forme di sostegno al reddito erogato da enti pubblici (ad es. reddito di cittadinanza, Rei, Naspi, indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni, altre forme di sostegno previste a livello locale o regionale)”.
Inoltre, potrà presentare istanza per ciascun nucleo familiare, il solo capofamiglia o intestatario della scheda anagrafica e/o TARI. Per presentare la domanda basta scaricare il modello dal sito istituzionale del comune di Artena e inviarlo via mail a servizisociali@comune.artena.rm.it, insieme alla copia di un documento di identità.Un altro modo, secondo quanto ci ha riferito la stessa Lara Caschera, è stampare l’istanza, sottoscriverla e inserirla in appositi contenitori sigillati che verranno posti fuori dalla sede del comune, così da evitare l’ingresso all’interno dell’edificio.
“Ci siamo attenuti alle linee guida, cercando da una parte di ottemperare alle regole e dall’altra fare in modo di aiutare concretamente la collettività. La domanda si presenta con un’autocertificazione del cittadino, ma faremo dei controlli”, ha aggiunto l’assessore Caschera, riprendendo quanto detto anche dal Sindaco Angelini sui suoi profili social qualche giorno fa, relativamente a chi cercherà di fare il furbo anche in un momento così delicato.
Naturalmente i buoni spesa si intendono relativi ai beni di prima necessità: prodotti alimentari, per l’igiene personale e della casa, prodotti farmaceutici. Il buono ha un valore di 5 euro e l’importo varia a seconda del nucleo familiare: ad esempio un nucleo familiare composto da tre persone avrà diritto a 300€, un nucleo da due avrà diritto a 200€ e così via e si possono spendere al massimo 100€ a settimana. Questa misura non ha nulla a che vedere con la spesa solidale, che si continuerà comunque a fare.
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*Foto di Adriano Di Benedetto
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