Enpa diffida Comune Serrone che vieta alle persone di dare cibo a cani e gatti
“Impedire alle persone di nutrire le colonie feline, i gatti e cani liberi accuditi, i cani vaganti, non è solo una scelta crudele e insensata. L’ordinanza integra una possibile ipotesi di reato”
L’Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali, la più antica società zoofila italiana ( fu costituita nel 1871 ), diffida il Comune di Serrone.
Serrone è un comune italiano della provincia di Frosinone nel Lazio, di circa 3000 abitanti. Il territorio del comune si trova ai piedi del Monte Scalambra, all’interno della catena montuosa dei monti Ernici nell’Appennino centrale.
“Con un’ordinanza ha vietato la somministrazione di alimenti agli animali nelle aree pubbliche”. L’Ente Nazionale Protezione Animali, tramite il suo avvocato Claudia Ricci, ha inviato una diffida al sindaco di Serrone, affinché “annulli/revochi o sospenda l’ordinanza n.19 del 115 luglio 2020”.
Così Massimo Pigoni, vicepresidente nazionale Enpa: “Per noi è un atto dovuto. E’ impensabile, infatti, lasciare i randagi senza accudimento e sostegno sempre ma lo è ancor di più in questo momento in cui il caldo estivo provoca problemi di disidratazione in tantissimi animali.
Enpa: Ordinanza crudele e illegittima
Ci aspettiamo che il Sindaco di Serrone annulli al più presto questa assurda ordinanza”, si legge ancora nella nota.
“Impedire alle persone di nutrire le colonie feline, i gatti e cani liberi accuditi, i cani vaganti, non è solo una scelta crudele e insensata in sé. L’ordinanza integra una possibile ipotesi di reato ai sensi dell’art. 544 ter Cod. Pen., in quanto provoca grave strazio e sofferenza agli animali.
I cani e gatti infatti verrebbero privati di sostegno e accudimento. Riteniamo inoltre che la consapevolezza da parte del Comune delle conseguenze che l’applicazione di questa ordinanza porterebbe agli animali potrebbe costituire responsabilità aggravata”.
Dunque l’Enpa diffida il Comune di Serrone.
L’Ente “è pronto ad andare fino in fondo nel caso in cui il sindaco non dovesse annullare, revocare o sospendere l’ordinanza al più presto”. Comunicato dell’Enpa, Associazione che svolge attività in tutti i settori per la tutela, il benessere e la protezione degli animali.
(Red/ Dire)