Enrico Letta propone il voto a 16 anni. Tanto si può essere ignoranti anche a 50
Il nuovo Governo Pd-M5s dovrebbe così puntare ad avvicinare i più giovani alla politica arginando anche il fenomeno della scarsa affluenza
Enrico Letta propone il voto a 16 anni anziché a 18 come attualmente previsto dalla nostra Costituzione. Il nuovo Governo Pd – M5s dovrebbe così puntare ad avvicinare i più giovani alla politica arginando anche il fenomeno della scarsa affluenza alle urne. In Europa l’unica Nazione a prevederlo è stata l’Austria.
L’ex Presidente del Consiglio lancia la proposta al Conte bis in un’intervista a Repubblica. Secondo Letta il voto a 16 anni dovrebbe essere tra le priorità del nuovo esecutivo, da attuare mediante la riforma costituzionale dell’articolo 48 della Carta costituzionale, cosa che con i numeri della nuova maggioranza sarebbe possibile in breve tempo.
Se da una parte i contrari a questa proposta sostengono che il voto dei ragazzi under 18 potrebbe non essere consapevole e maturo, dall'altra si ritiene che non sia l'età la variabile principale bensì la conoscenza delle istituzioni. C'è anche da dire che se davvero si considerasse solo l'aspetto non tanto culturale ma delle elementari nozioni di diritto pubblico sarebbero davvero in pochi coloro i quali avrebbero diritto di voto.