Equini: emergenza Colleferro
Uno dei più grossi sequestri di equini mai fatto in Italia, in task force con il Ministero della Salute e con i NAS
Dopo la denuncia dell’Italian Horse Protection association che, anche grazie all’intervento di Striscia La Notizia, ha portato alla luce uno scandaloso caso di maltrattamento di equini (vedi articolo di IHP e servizio di Striscia) ha preso avvio un’enorme operazione di sequestro che al momento è ancora in corso. I numeri sono impressionanti e parlano da soli.
Il sequestro è coordinato dalla task force ministeriale per il benessere animale, con un’operazione internazionale a cui hanno preso parte volontari di IHP, del Rifugio degli Asinelli e dell’inglese Donkey Sanctuary. Da giovedì 24 gennaio fino a ieri sono stati spostati 104 tra cavalli, asini e muli, prelevati da svariati terreni nei Comuni di Colleferro e Segni e trasferiti in un grande terreno messo a disposizione da un’azienda agricola di Paliano come primissima e provvisoria destinazione.
Gli animali sono stati finalmente sfamati e stanno ricevendo le prime cure veterinarie oltre a essere identificati.
Resta tuttavia una situazione sanitaria critica per molti di loro: quasi tutti presentano gravi segni di denutrizione (al limite della cachessia) e una marcata disidratazione.
Molti hanno patologie infettive, sia respiratorie che intestinali; ci sono diversi casi di laminite e alcune ferite con evidenti segni suppurativi avanzati. Diffusissime sono le parassitosi intestinali, fra cui moltissimi casi di tenia. Molte cavalle sono gravide e questo porterà a un aumento esponenziale del numero di animali.
Un puledro, letteralmente estratto vivo dal fango durante le operazioni di sequestro, era in condizioni disperate ed è stato trasferito alla Clinica Universitaria di Perugia dallo staff delle tre associazioni. Stessa sorte per una puledrina trovata a terra lunedì mattina, che sarebbe morta di lì a poche ore senza l’intervento delle forze dell’ordine e dei volontari, come già successo negli anni passati a decine di poveri animali: durante i sopralluoghi infatti sono stati rinvenuti tre corpi di cavalli e asini morti di recente, mentre un puledro in grave colica è morto dopo pochissimo tempo dal ritrovamento. In ogni singolo terreno ispezionato sono state ritrovate ossa di animali, lasciati morire di fame anche a pochi passi dalla strada e dalle abitazioni.
Entrambi i puledri ad oggi stanno rispondendo alla terapia, sono stabili e in piedi, però la prognosi è ancora riservata.
Restano ancora numerosi animali da individuare e trasferire, anche nei Comuni di Paliano e Valmontone: non si riesce a fare un calcolo preciso finché non si entra nei terreni, ma si stimano almeno 50 equini e 30 bovini, ma potrebbero essere di più.
IHP, Rifugio degli Asinelli, ENPA e The Donkey Sanctuary stanno sostenendo le spese per il fieno, per i farmaci e per il trasporto e le cure dei due puledri ricoverati in clinica. Servono urgentemente aiuti, sotto forma di donazioni di qualunque importo.
IMPORTANTE: questa è l’unica raccolta fondi concordata con il Ministero. Vi preghiamo di volerci segnalare eventuali altre iniziative di raccolta fondi per la stessa emergenza, che andrebbero solo a disperdere risorse.
Rivolgiamo un appello ai fornitori di fieno della zona di Roma e Frosinone, perché ci forniscano fieno di prima scelta a un costo di particolare favore, considerata la situazione ed il fatto che né il Ministero né i Comuni hanno fondi da destinare, perciò sarà tutto a carico delle associazioni di cui sopra.
Per lo stesso motivo rivolgiamo un appello alle case farmaceutiche veterinarie ed alle industrie di materiale sanitario, perché ci forniscano farmaci e altri presidi (liquidi per terapie reidratanti endovenose, antibiotici, vermifughi ad azione multipla, antinfiammatori, garze, vetrap per fasciature, cotone (garzato e non), disinfettanti a base di iodio e cloro, siringhe).
Per l’invio di cibo e medicinali contattare direttamente la task force del Ministero: tutela.animale@sanita.it oppure 06 59944035 dal lunedì al venerdì, orari 9-13 e 14-17.
Chiunque si metterà a disposizione, sia per il fieno e i mangimi che per i farmaci, sarà pubblicamente ringraziato.
Attualmente, per motivi organizzativi e di sicurezza, non è possibile ammettere volontari a contatto con gli animali sequestrati, che possono essere gestiti solo da personale dell’azienda custode e delle associazioni che prendono parte all’operazione.
Esaurita questa prima fase, verranno prese decisioni in merito alla futura destinazione degli animali: ulteriori comunicazioni in merito saranno diffuse nei prossimi giorni. Per il momento non inviare richieste di adozione alle associazioni: eventuali disponibilità possono essere inviate a tutela.animale@sanita.it e saranno vagliate in un secondo momento.
Naturalmente va avanti la denuncia di IHP, supportata da Rifugio degli Asinelli ed ENPA, affinché i responsabili di tutto questo paghino.
Comunicato IHP, Rifugio degli Asinelli, ENPA – 30 gennaio 2013