Estate 2020 da record. Da giugno si possono raggiungere picchi superiori ai 40°C
A rendere il tutto ancora più insopportabile potrebbe essere il contenuto di umidità presente nell’aria
Il problema dei cambiamenti climatici sta diventando sempre più pressante anche sull'Italia e, dopo un non inverno, ci aspetta un estate 2020 con il caldo da primato, che si farà sentire da giugno ad agosto. Un inverno pressoché mite, piogge assenti e un febbraio decisamente caldo. Tutti elementi che portano gli esperti a pensare a un’unica cosa: la prossima stagione estiva potrebbe essere ricordata come una delle più calde degli ultimi 100 anni per caldo e afa. Dallo studio delle mappe stagionali del principale centro meteo europeo (ECMWF) emerge come il caldo si potrebbe far sentire già verso la fine della primavera, preludio a quella che si preannuncia un'estate da record.
La causa primaria dell'anomalia nelle temperature sarà la maggiore ingerenza dell'anticiclone africano, principale responsabile di ondate di calore che dal cuore del deserto del Sahara raggiungono il nostro Paese. Queste condizioni le stiamo già sperimentando ormai da alcuni anni e molto probabilmente si ripeteranno, anche più marcate, nella prossima stagione. Se queste prime proiezioni dovessero essere confermate, non è da escludere che si possano raggiungere picchi superiori ai 40°C, anche per periodo abbastanza lunghi. A rendere il tutto ancora più insopportabile potrebbe essere il contenuto di umidità presente nell'aria, che si traduce in alti tassi di afa.
C'è infine un rischio da non sottovalutare: quello degli eventi meteo estremi. Il caldo torrido, non si presenterà da solo: quella che è oramai una vera e propria estremizzazione del clima potrebbe portare con ogni probabilità, secondo i meteorologi, anche a fenomeni estremi, come trombe d’aria, grandinate e bombe d’acqua.