Euro 2032, Roma fa sul serio: pronto un piano per recuperare lo stadio Flaminio
L’impianto ospiterà 25mila posti a sedere e sarà al coperto grazie a una tettoia hi-tech esterna con pannelli fotovoltaici
Ciò che la giunta capitolina ha in mente, con a capo il sindaco Roberto Gualtieri, è quella di ridonare alla città uno stadio Flaminio nuovo di zecca. L’impianto, ormai in disuso da molti anni, dovrebbe ospitare gli allenamenti delle squadre nazionali durante gli Europei di calcio del 2032. Da ieri, infatti, è stata approvata la delibera che sistematizza l’intenzione di ospitare le partite della maggiore competizione continentale per nazioni.
L’intervento sullo stadio Flaminio
Con l’approvazione della delibera si sottoscrivono i vari documenti necessari tra cui, come riportato da Il Messaggero, l’Host City Agreement che delinea e chiarisce le finalità e gli strumenti per sostenere nel migliore dei modi la strutturazione dell’evento. Roma – afferma il sindaco Gualtieri – “è tornata a essere protagonista dei grandi eventi e potrà certamente rappresentare un punto di forza della candidatura italiana ad ospitare gli Europei di Calcio del 2032. Dopo il Giubileo 2025 e l’auspicabile assegnazione di Expo 2030, si tratterebbe di un’ulteriore occasione di sviluppo per una Capitale completamente rinnovata”.
L’obiettivo è quello di intervenire sullo stadio Flaminio per farlo tornare allo splendore di un tempo e soprattutto con una sua funzionalità all’interno del contesto urbano. L’assessore di Roma allo sport, Alessandro Onorato, ha così spiegato l’intervento sull’impianto della capitale: “Abbiamo indicato lo stadio Flaminio per gli allenamenti delle squadre durante la manifestazione e abbiamo messo a disposizione i più importanti monumenti cittadini come brand imagery, dal Colosseo a Fontana di Trevi”.
Per lo stadio, progettato dall’architetto Nervi, è prevista una ristrutturazione che lo porterà ad avere 25mila posti a sedere e al coperto grazie a una tettoia hi-tech esterna con pannelli fotovoltaici. In aggiunta, con un investimento che lambirà gli 80 milioni di euro, verranno anche riammodernate le tribune, costruiti bar e ristoranti con lo scopo di ideare una “cittadella dello sport” che si allarghi fino all’ex galoppatoio di Villa Glori.
Le prospettive del nuovo Flaminio
L’impianto di via Dorando Pietri andrebbe ad ospitare gli allenamenti delle nazionali mentre, per le gare ufficiali, sarebbe adoperato lo stadio Olimpico in sinergia ad altri nove impianti cittadini italiani. Il Flaminio verrebbe così recuperato e riconsegnato alla città dopo anni di noncuranza.
Così conclude l’assessore Onorato: “Ospitare questo prestigioso appuntamento sportivo internazionale rappresenterebbe per la nostra città un’occasione unica, sia per rinnovare gli impianti sia per la promozione turistica. Sarebbe un ennesimo grande appuntamento internazionale in grado di generare importanti ricadute economiche e sull’occupazione”.