Eurobasket: la squadra romana ai playoff. Ma manca un impianto in cui giocare
Un traguardo che fa onore alla squadra, ma manca il palazzetto. La Regione Lazio si farà carico dei costi della trasferta e delle dispute
Roma, 8 giugno – L’Eurobasket è una giovane realtà che si va sempre più consolidando nel panorama cestistico nazionale. È per il quinto anno consecutivo militante nel campionato nazionale di serie A2. Proprio quest’anno, in piena pandemia è riuscita ad arrivare ai playoff. Deve battersi per conquistare un posto in A1, ma il palazzetto non è a norma e dovrà giocare fuori casa.
La Regione Lazio ha così deciso che si farà carico dei costi di spesa di trasferta, e il logo della Regione comparirà sulle maglie dei giocatori. Così commenta in un post su Twitter Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio:
Tuttavia, il simbolico gesto della Regione nei confronti della squadra non potrà compensare il fatto di non giocare in casa una partita di tale importanza. A questo proposito ha espresso il proprio rammarico Roberto Tavani, Presidente dello Sport della Regione Lazio. Tavani ha sottolineato il grande dispiacere di dover privare Roma di due partite tanto importanti, e pone l’accento sull’assurdità del fatto che la Capitale dell’Italia non abbia un impianto adeguato a ospitare le partite della sua stessa squadra.
Le parole di Roberto Tavani sulla crisi del sistema sportivo
“É un vero peccato che la Eurobasket Roma sia costretta a giocare i playoff per la promozione in serie A fuori dal territorio della Capitale. L’unica squadra di vertice rimasta nella pallacanestro romana fa un campionato meraviglioso e grazie a tanti giovani promettenti é vicina al miracolo sportivo della finalissima per la promozione in A1” Le sue parole.
Continua: “Prima dell’Eurobasket tante realtà sportive romane sono state costrette a emigrare fuori città o in altre province per poter essere in regola per l’iscrizione ai campionati. Non poter utilizzare lo storico e bellissimo Palazzetto dello Sport di viale Tiziano, chiuso nel maggio 2018 con la promessa di una riapertura in pochi mesi ma tuttora inaccessibile, priva ormai da tempo lo sport romano di un punto di riferimento.
(Fonte: Dire)