Pronti a rischiare tutto pur di tifare la propria nazionale. “The Sun” l’ha ribattezzato “The Italian Job”, come il titolo di famoso film di Felix Gary Gray, a evidenziarne l’eccessiva semplicità. Non sono stati i tanto temuti tremila, ma alla fine alcuni tifosi inglesi hanno raggiunto Roma dal Regno Unito, dove nelle ultime settimane si sta aggirando lo spettro della variante Delta, per assistere al match contro l’Ucraina. Effettuarne una stima risulta piuttosto complicato, ma in 27 alberghi ne sono stati intercettati una cinquantina, tuttavia non sanzionati, dal momento che è necessario dimostrare di aver violato la quarantena.
Infatti in vista dell’incontro del campionato europeo “Inghilterra-Ucraina” e alla luce dell’allarme per la variante Delta, che ha colpito prepotentemente la Gran Bretagna, esperti, virologi e istituzioni hanno chiesto maggiori verifiche e restrizioni. Numerosi sono stati i controlli in aeroporti e stazioni ferroviarie della Capitale per monitorare l’arrivo di tifosi dall’Inghilterra; nella zona dello stadio e nelle fan zone, per verificare che non ci siano tifosi che dovrebbero essere in quarantena obbligatoria. Per quanto riguarda la vendita dei biglietti, sono stati annullati i tagliandi emessi dopo il 28 giugno.
Ma ciò non ha impedito ai più sfegatati di aggirare i numerosi controlli e fare il tifo allo stadio per la propria nazionale. Ed è stato più semplice di ciò che si pensava. I tifosi sono partiti da Londra in aereo fino a Nizza (la Francia non impone limitazioni agli inglesi) e da lì hanno affittato una macchina con targa transalpina con cui hanno raggiunto Roma dopo una breve tappa a Firenze. Il tutto senza l’autoisolamento previsto dal nostro ministro della Salute Speranza.
È il caso del gruppetto di tifosi intercettati da RaiNews 24 mentre bevevano birra al sole del centro di Roma. “Abbiamo preso un autobus dal sud della Francia, da Nizza. Ma abbiamo il risultato dei tamponi”, hanno ammesso serenamente mostrando i documenti alle telecamere.
Diverso è invece il caso di quei tifosi che, per evitare quarantene Covid e limitazioni, hanno evitato voli diretti e sono arrivati in Italia senza incontrare resistenze. In molti sono sbarcati a Roma dagli Emirati Arabi Uniti. Il Daily Mail riporta anche la cifra del pacchetto andata/ritorno: circa 700 sterline. Ma per aggirare le restrizioni imposte per contenere la diffusione del coronavirus, i tifosi inglesi sono arrivati anche attraverso scali in Svizzera, Spagna, Repubblica Ceca e Portogallo.
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