Evasione, si fingevano associazioni culturali per gestire aree campeggio
La Guardia di Finanza di Roma ha scoperto due imprese di Ladispoli che hanno evaso il Fisco per oltre 5 milioni. Scoperti 17 lavoratori in nero
Prosegue il “giro di vite” dei Finanzieri del Comando Provinciale di Roma nei confronti delle attività commerciali mascherate da “associazioni culturali”, allo scopo di sfruttare le agevolazioni fiscali e contabili di favore previste dalla normativa vigente. A finire sotto la lente dei militari, questa volta, due imprese di Ladispoli, concessionarie di aree demaniali, i cui titolari avevano pensato bene di ricorrere alla veste di “associazione culturale”, pur in presenza di una vera e propria attività a scopo di lucro.
Infatti, nelle strutture, attrezzate per il campeggio e complete di bar e ristorante, l’accesso avveniva senza l’osservanza di particolari formalità e senza che gli utenti conoscessero lo statuto e il regolamento associativo. Le Fiamme Gialle della Compagnia di Ladispoli hanno anche esaminato le movimentazioni dei conti correnti bancari e postali, ricostruendo l’effettivo giro d’affari delle due imprese, ammontante complessivamente a circa 5 milioni di euro, completamente sfuggiti dalle rispettive dichiarazioni presentate al Fisco.
Travestendosi da “associazioni culturali”, i titolari hanno omesso il versamento di imposte dirette per 1.375.000 euro ed evaso l’IVA per 185.000 euro, risparmi indebiti che hanno permesso di praticare ai propri clienti prezzi più vantaggiosi danneggiando così gli operatori rispettosi delle regole. Nel corso dei controlli, è anche emerso l’utilizzo di fatture false per abbattere ulteriormente il già esiguo reddito imponibile e l’impiego di 17 lavoratori completamente “in nero”.