Evideon “L’anima dei colori”
Il nuovo libro di Corrado Malanga sulla natura archetipica dell’universo
Corrado Malanga, Professore di chimica organica all'Università di Pisa, ricercatore e noto studioso dei fenomeni ufologici, famoso per i suoi studi riguardo le abduzioni aliene, ha presentato a Roma, sabato 4 ottobre, al Teatro Sala 1, il suo nuovo libro Evideon "L'anima dei colori" per la casa Editrice Spazio Interiore.
Il libro segna una ulteriore evoluzione della ricerca e del pensiero di Malanga già iniziata nei due precedenti "Genesi" e " Coscienza" e come lui stesso afferma nella conferenza, nasce nel momento in cui si è posto la domanda: "come è fatto l'universo?".
"I libri rappresentano il mio percorso di vita... mi permettono di acquisire la consapevolezza di chi sono… quando mi sono fatto una domanda mi devo dare una risposta" ed Evideon racchiude l'attuale indagine di Malanga sulla natura archetipica dell'universo, la ricerca dell'idea di base, di quel mattoncino su cui tutta la realtà e la materia è costruita, una esplorazione innovativa sulla natura del fotone e dell'antifotone, della luce e dell'antiluce.
La sua ricerca condotta per decenni sulle abduzioni aliene attraverso lo studio delle ipnosi regressive e le simulazioni mentali, lo ha portato ad osservare che il cervello umano di una persona "mentalmente normale" ha una visione archetipica, simbolica, ideica, frattalica, della realtà sempre dello stesso tipo.
Le persone sottoposte alla ipnosi regressiva e alle simulazioni mentali vedevano l'universo sempre con la stessa identica architettura e simmetria, che combaciava con quanto descrivevano gli antichi testi ebraici sulla geometria della realtà: otto ottanti divisi in tre assi, davanti dietro, alto basso, destra e sinistra e cioè l'asse dello spazio, dell'energia e del tempo, dove ogni asse è caratterizzato da un colore anch'esso archetipico, il rosso definisce lo spazio con il suo anticolore il ciano, (avanti e dietro), il blu l'asse del tempo con il suo anticolore il giallo, (destra e sinistra), il verde l'asse dell'energia con il suo anticolore il magenta (alto e basso).
Ogni essere umano aveva dentro di sè la struttura dell'universo, le sue simmetrie e geometrie, conteneva in sè le leggi e le regole su cui la realtà è costruita, attraverso la ricerca Malanga sperimentava che noi siamo gli unici creatori dell'universo, che il mondo è in realtà totalmente dentro la nostra testa, solo erroneamente crediamo all'esistenza di un mondo distinto e separato da noi stessi.
Il mondo è una nostra creazione virtuale ma ce lo siamo dimenticato e quello che vediamo là fuori, separato e distinto da noi ci invita e ci costringe costantemente, come uno specchio implacabile, a doverci ricordare chi siamo.
Allora se l'essere umano, ha dentro di sè le regole e le leggi del gioco di questa virtualità, essendo lui stesso a crearla, la logica conseguenza è che il metodo scientifico galileiano basato sull'osservazione del fenomeno dall'esterno, come distinto e separato da noi, è sbagliato.
Come spiega Malanga, Galileo guardava il moto della lampada del battistero di Pisa e nel guardarla per comprenderla come si sarebbe mossa, se si fosse mossa, in realtà stava ricordando come l'aveva creata lui; studiare il fenomeno fuori di sè voleva dire semplicemente ricordare di averlo creato, il pendolo era in realtà già dentro di lui insieme alle leggi della fisica che stava cercando.
Perchè se siamo noi a costruire la realtà non chiediamo, dunque, a noi stessi, a quella parte di noi che sa, quali sono le leggi della fisica che governano l'universo?
Il libro apre finestre su una nuova esplorazione dell'architettura della realtà e propone un coraggioso cambio di prospettiva e superamento della dualità.
Possiamo auspicarci l'inizio di una rivoluzione senza termini nella storia dell'uomo, dove le scienze dapprima e le istituzioni poi ribaltano il loro obsoleto paradigma per dare posto a un mondo di creatori che finalmente consapevoli di essere ciò che sono, sanno cosa creano e scelgono con coscienza le esperienze che vogliono sperimentare di questa realtà virtuale, senza più idolatrare un mondo fuori di sè, smettendo di abdicare il proprio potere all'esterno.