Expo 2021, arrivano a Dubai le eccellenze agroalimentari della regione Lazio
La Regione Lazio a Expo Dubai presenta al mondo ricchezza e qualità del suo settore alimentare: sostenibilità, innovazione e cultura del cibo
Proseguono negli Emirati Arabi Uniti le attività regionali presso il Padiglione Italia durante la settimana dedicata alla cucina italiana nel mondo. Una serie di appuntamenti per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese e favorire l’apertura su nuovi mercati del made in Lazio e del suo sistema produttivo. Ed è il Forum sull’Industria dell’Agrifood, dedicato a Tecnologia e Sostenibilità, l’appuntamento che vede il made in Lazio in vetrina con le sue eccellenze enogastronomiche. Proprio in questo contesto, si è svolta infatti ieri pomeriggio, presso il Grand Millennium Hotel di Dubai, la conferenza “A Talk on Agrifood – La Cucina del Lazio nel Mondo. Scenari e prospettive della filiera dell’agroindustria. Tradizione e Sperimentazione, Innovazione e Sostenibilità”.
Gli obiettivi
“Cultura è Innovazione, Sostenibilità e Benessere – il Lazio Eterna Scoperta” è lo slogan che la Regione Lazio ha scelto per l’Expo di Dubai. Parole che sintetizzano efficacemente la straordinaria opportunità che questa manifestazione offre al made in Lazio. In particolare nell’allacciare nuovi rapporti di relazione e internazionalizzazione con realtà del mondo arabo e asiatico, del Nord Africa e del bacino del Mediterraneo. La Regione Lazio porta a Dubai le eccellenze culturali e produttive del territorio. E proprio l’agroalimentare, fino ad oggi, sabato 27 novembre, è al centro della programmazione. Infatti la regione avrà la possibilità di presentare al mondo la filiera regionale del food, offrire alle imprese del territorio l’opportunità di affacciarsi o consolidarsi sui mercati esteri. E chiaramente non mancherà la possibilità di favorire la diffusione delle tipicità laziali.
Le dichiarazioni di Nicola Zingaretti
“Abbiamo puntato fin dall’inizio della precedente legislatura su un forte sostegno alle eccellenze del Lazio. A partire da quelle del settore agroalimentare”, ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “I risultati si sono visti. Oggi, all’Expo di Dubai portiamo una regione capace di stare nei mercati globali, più forte nell’export, più attrattiva per gli stranieri. L’appuntamento dell’Expo a Dubai è l’occasione, dopo la crisi pandemica, per tornare in campo e mostrare una forza ritrovata: quella delle nostre imprese, dei nostri produttori, delle nostre tipicità, del nostro patrimonio di bellezza e creatività. Il tutto in un contesto internazionale di straordinaria importanza. Lo facciamo potendo contare su prodotti di altissima qualità e soprattutto su un modello di produzione innovativo e rispettoso dell’ambiente.
La Settimana della Cucina italiana nel mondo
In questo contesto assume particolare rilievo la “Settimana della cucina italiana nel mondo”. La rassegna tematica annuale dedicata alla promozione della cucina e dei prodotti agroalimentari italiani di qualità, promossi dalla rete di Ambasciate, Consolati, Istituti Italiani di Cultura e Uffici ICE all’estero è l’occasione migliore per mettere al centro della grande esposizione emiratina il settore agroalimentare del Lazio. Un comparto che, nella nostra regione, conta circa 50 mila imprese e più di 70 mila addetti di cui oltre il 66%occupati nelle coltivazioni agricole e nella produzione di prodotti animali e servizi connessi. Il 29% è invece al lavoro in industrie alimentari e delle bevande.
La produzione agroalimentare laziale
L’alta vocazione del territorio verso le eccellenze alimentari conferma come il Lazio stia continuando a consolidare e a qualificare al massimo la propria produzione agroalimentare. L’agroalimentare è infatti un settore di eccellenza del Lazio, che ha nello Spazio Attivo regionale di Bracciano, gestito da Lazio Innova, l’hub dell’innovazione dedicato a progetti imprenditoriali e startup attive nella filiera dei sistemi agrifood e forestali, con laboratori per l’incubazione dedicati alle “startup go to market” del settore agroalimentare. Un esempio di sperimentazione di nuovi modelli produttivi e una buona pratica per la razionalizzazione dell’offerta dei servizi a favore della competitività dell’economia e delle partecipazioni attive dei cittadini.