Pubblicato il

Fabrizio Moro: il ritorno del leone della musica romana tra crisi, rinascita e 25 anni di carriera

di Simone Fabi
Per festeggiare 25 anni di carriera, Fabrizio Moro ha deciso di regalarsi e regalare ai suoi fan due concerti speciali, a Roma e Milano
Fabrizio Moro
Fabrizio Moro

Roma, la canzone e Fabrizio Moro, uno dei suoi figli più autentici. Nato nel 1975 con il nome di Fabrizio Mobrici, cresce nel quartiere di San Basilio, dove la musica diventa il suo rifugio e la sua forma di espressione più sincera. La sua adolescenza è segnata dal rock e dal cantautorato italiano, due mondi apparentemente distanti che in lui trovano una sintesi perfetta. In una interessante intervista rilasciata a Sandra Cerasale sul Corriere della Sera, Fabrizio racconta un po’ se stesso e i suoi 25 anni di musica.

Fabrizio Moro, gli esordi difficili e la lunga gavetta

Dopo anni di gavetta e concerti nei piccoli locali della capitale, nel 2000 pubblica il suo primo album, “Fabrizio Moro”, con l’etichetta Ricordi. Ma il destino è crudele: il disco non riceve l’attenzione sperata e l’etichetta decide di chiudere il contratto. Non una semplice rescissione, ma un taglio netto e doloroso, che lo getta in una profonda crisi.

Nel music business di inizio anni Duemila non c’è spazio per gli errori e Fabrizio, ancora giovane, si trova a fare i conti con la disillusione. Lascia la musica, mette da parte la chitarra e per sette lunghi anni si dedica ad altro. Lontano dai riflettori, lavora come operaio, si occupa di edilizia e si guadagna da vivere mettendo guaine sui tetti. Sono anni di silenzio, di riflessione, ma anche di frustrazione, perché la passione per la musica non è mai scomparsa del tutto.

La svolta di “Pensa” e il successo ritrovato

Nel 2007, la scintilla si riaccende. Fabrizio scrive “Pensa”, un brano intenso e diretto che racconta con lucidità e rabbia il tema della lotta alla mafia. Con questa canzone, partecipa e vince nella sezione Giovani del Festival di Sanremo. Il pubblico e la critica lo scoprono finalmente per quello che è: un cantautore di razza, capace di emozionare e graffiare con le parole.

Da quel momento, tutto cambia. Il successo di “Pensa” gli permette di tornare in studio e pubblicare nuovi album, conquistando un pubblico sempre più ampio. Seguono dischi come “Domani” (2008), “Ancora Barabba” (2010) e “L’inizio” (2013), lavori che consolidano il suo stile, caratterizzato da testi intensi, spesso autobiografici, e da un sound che mescola rock, pop e cantautorato.

Il buio della crisi creativa e il ritorno all’isolamento

Ma la carriera di Fabrizio non è mai stata una linea retta. Dopo anni di attività incessante, tour, concerti e dischi, qualcosa dentro di lui si spegne. La musica, che un tempo era la sua vita, smette di emozionarlo. Si lascia andare, si chiude in casa, smette di allenarsi, smette di scrivere. Il suo unico compagno è il cane, mentre il mondo esterno diventa un’eco lontana.

Si ritrova a somigliare a Rocky Balboa nel terzo film della saga: un pugile che ha perso gli “occhi della tigre”, quella fame che lo aveva portato a combattere. Come il protagonista del film, Moro decide di guardarsi indietro, di riscoprire la rabbia e la passione che lo avevano spinto a scrivere le sue prime canzoni. Passa intere nottate a guardare i suoi vecchi video, a rivedersi nei concerti, a cercare quella scintilla che sembra svanita.

La rinascita con una nuova ballata e il nuovo album

E poi accade. Un giorno, quasi per caso, nasce una ballata. Una di quelle canzoni che non si scrivono tutti i giorni. Fabrizio la definisce “la più bella che abbia mai scritto”, un brano che gli riaccende la voglia di fare musica, di tornare in studio, di raccontarsi ancora una volta attraverso le note.

Questa canzone sarà parte del suo nuovo album, che uscirà entro il 2025. Un disco che per lui rappresenta più di un semplice ritorno: è una rinascita, il segno di un nuovo capitolo della sua carriera.

I concerti celebrativi per i 25 anni di carriera

Per festeggiare i suoi 25 anni di carriera, Fabrizio Moro ha deciso di regalarsi e regalare ai suoi fan due concerti speciali:

1° aprile 2025 – Roma, Palazzo dello Sport; 3 aprile 2025 – Milano, Forum di Assago. Due eventi che saranno l’occasione per ripercorrere la sua storia musicale, tra grandi successi, brani meno conosciuti e forse qualche sorpresa.

Collaborazioni e amicizie nella musica

Nel corso degli anni, Fabrizio ha costruito rapporti autentici nel mondo della musica. Uno dei legami più importanti è quello con Ultimo, che ha visto crescere e in cui si è rivisto agli esordi. Nel 2017, quando Ultimo era ancora sconosciuto, Moro gli ha chiesto di aprire il suo concerto a Roma, riconoscendo in lui lo stesso istinto e la stessa fame di successo che lo avevano caratterizzato agli inizi.

Altro legame forte è quello con Renato Zero, con cui ha avuto l’onore di esibirsi. Fabrizio lo descrive come un perfezionista assoluto, un maniaco della puntualità e della tecnica.

E poi c’è Ermal Meta, con cui ha condiviso la vittoria a Sanremo nel 2018 con “Non mi avete fatto niente”. Un trionfo che ha vissuto come un momento di gioia immensa, da condividere con un amico.

Il futuro della musica e il suo sguardo sui giovani artisti

Pur essendo profondamente legato alla musica internazionale (U2, Coldplay, Muse), Fabrizio non è insensibile ai nuovi talenti italiani. Uno di quelli che lo ha colpito di più è Il Tre, giovane rapper romano, con cui ha condiviso momenti in studio. Fabrizio lo definisce “forte, con l’istinto giusto”.

Tuttavia, il suo sguardo sull’industria musicale è critico. Oggi, dice, “le case discografiche non hanno più pazienza”. Se un tempo c’era spazio per sbagliare e riprovare, oggi il sistema è malato: si fa il botto con una canzone, si suona negli stadi, poi si scompare.

Da Pippo Baudo al futuro: Fabrizio Moro non si arrende

Quando Fabrizio era solo un cameriere all’hotel Parco dei Principi, Pippo Baudo lo portò sul palco di Sanremo. Fu una scommessa vinta, un segno che la sua strada era quella giusta.

Oggi, dopo 25 anni di musica, alti e bassi, crisi e rinascite, Fabrizio Moro è ancora qui. Pronto a tornare con un album e nuovi concerti, consapevole che nel mondo della musica “da soli non ce la fa nessuno”, ma che chi ha davvero qualcosa da dire troverà sempre il suo pubblico.

 

Condividi questa notizia per primo

Scorri lateralmente questa lista

Seguici per rimanere aggiornato

Sostieni il nostro giornalismo