La sicurezza pubblica, sta diventando sempre più un allarme sociale. Emilia Romagna e Regione Lazio tra le più colpite. Questi i dati del ministero dell’interno. Non si riesce più a contenere il fenomeno dei furti e delle rapine che ogni giorno sono sempre più numerosi, anche nelle piccole province, tanto che nella nottata del 24 febbraio, intorno alle ore due, una banda non identificata con volto coperto da passamontagna, con una renault megane di colore nero, risultata poi rubata il 12 febbraio a Tivoli , sfondava la vetrata blindata dell’Unicredit Banca nella città di Faleria in provincia di Viterbo. Potrebbe trattarsi di una scena di Fast and furious, ma non è così. Potrebbero sembrare più scene di ordinata follia che hanno portato attimi di terrore e paura nella piccola cittadina di poco più di 2000 anime di un comune del viterbese.
Le telecamere di sorveglianza dell’Unicredit banca hanno ripreso la scena. Dalle prime immagini si evince che la vettura, salendo sul marciapiede, ha sfondato la vetrata blindata a colpi di retromarcia per sette volte, lasciando traccia del suo passaggio perdendo la targa ritrovata dagli inquirenti all’interno degli uffici bancari. Successivamente i responsabili dell’asporto del bancomat hanno poi legato con una robusta catena la cassaforte ad un furgone bianco, di cui ancora non abbiamo notizie, mezzo con il quale sono poi fuggiti per le vie interne per evitare le telecamere di sorveglianza del paese, evitando altresì che eventuali segnalazioni della popolazione potessero arrivare ai carabinieri e metterli sulle loro tracce.
I malviventi sono fuggiti percorrendo, in primis, via Aldo Moro, passando poi per le vie delle case popolari in via Dante Alighieri, per poi proseguire sulla strada provinciale di via Civita Castellana per recarsi in un luogo buio ed isolato prendevano la direzione di Castel Paterno verso il cimitero comunale. Alcuni testimoni oculari, affacciatosi alla finestra, hanno riferito, ma solo ad una chiacchierata informale, di aver visto i malviventi allontanarsi per le vie della cittadina minacciando i cittadini con le armi in pugno, per farli rientrare in casa.
Lungo il tragitto sono stati ritrovati parti del bancomat, repertati e transennati dai CC locali e danneggiati marciapiedi e vetture private di cui una appartenente a una famiglia o persona disabile, come si evince dal park disabili sulla stessa vettura.
Al momento non sappiamo se le due vetture sono state abbandonate rinvenute e/o ritrovate. Quello che sappiamo è che i segni di trascinamento sono stati conteggiati per un totale di circa 3- 4 km dove ad attenderli c’era un altro presunto mezzo per caricare la cassaforte per poi fuggire in direzione ignota. Da tempo il piccolo paese di Faleria, subisce furti di ogni tipo, case e cantine. L’ultima vicenda risale ad una rapina in pieno giorno avvenuta nel mese di dicembre 2015, sempre nella filiale di Unicredit, ove i malviventi lasciavano agli anziani presenti una specie di indennizzo (pari a 100 euro pro capite) per lo spavento. Ladri o gentiluomini?
Il personale della banca non ha concesso alcuna dichiarazione se non quella di comunicare che il direttore della banca è stato trasferito altrove e in attesa di un nuovo direttore. Si ripropone ancora una volta il problema ed il tema della sicurezza pubblica. Oltre che a essere in pochi a pattugliare le piccole cittadine e paesi del viterbese, il problema principale è che qualora i malviventi fossero stati arresti, nella maggior parte delle volte risultano essere incensurati e rimessi in circolazione liberi di tornare a delinquere.
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