Con l’enorme ondata di popolarità che le criptovalute stanno cavalcando da anni, molti trader online si chiedono se sia più saggio saltare a bordo di questo treno in corsa o se, invece, sia meglio operare sui mercati valutari più tradizionali.
Il fatto che le criptovalute stiano attraendo così tanti investitori di esperienza diversa non deve stupire: il sogno dell’arricchimento facile e veloce è qualcosa che chiunque può trovare interessante. Il settore crypto ha contribuito a creare questo genere di aspettativa che, purtroppo, ha fatto passare un messaggio falso e pericoloso sui mercati: quello secondo il quale fare trading sarebbe un’operazione semplice.
Secondo gli esperti di trading di AbileTrader.com, investire sui mercati finanziari è un’attività complessa che richiede, oltre ad una solida base di conoscenze in materia, una lunga esperienza sul campo. Guadagni ingenti registrati nelle criptovalute da persone inesperte sono interamente da ricondurre al caso e, è bene specificarlo, non possono rappresentare una garanzia di successo nel mondo del trading anche sul lungo periodo.
All’interno di questo articolo andremo ad analizzare i diversi pro e contro dell’investimento nel mercato Forex e in quello delle criptovalute, con il delineamento di due profili di trader ben diversi tra di loro. Quanto riportato all’interno di questo articolo non rappresenta, in alcun modo, un invito all’investimento o al pubblico risparmio, ed è condiviso ai soli fini informativi.
Quando parliamo del mercato Forex, ci riferiamo ad un settore finanziario veramente immenso, ben più esteso di quanto la normale immaginazione umana possa concepire.
Basti pensare, infatti, che una stima del 2019 parlava di un volume giornaliero pari a 6.600 miliardi di dollari statunitensi (per dare un metro di paragone, occorre considerare che il PIL italiano annuale nello stesso periodo si aggirava intorno ai 2.000 miliardi di dollari USA).
Il mercato Forex rappresenta un settore studiato e conosciuto da anni, e, da sempre, si muove seguendo alcune logiche ben note agli esperti. Che siano decisioni della banca centrale di modificare il livello dei tassi di interesse in un’economia o vicende legate al mercato obbligazionario, tendenzialmente ogni evento market mover si è già verificato in passato (con alcune eccezioni ben note a tutti, quali ad esempio la Brexit), fornendo importanti evidenze di natura statistica e comportamentale.
La grandezza del mercato ed il ruolo fondamentale delle banche centrali fanno sì che il mercato Forex sia un settore piuttosto stabile nel tempo, con rari momenti di volatilità. Per tale motivo, chi investe in questo ambito e desidera guadagnare denaro lo fa, di norma, tramite l’utilizzo di una leva finanziaria (in Europa, di norma, i broker offrono una leva 1:30 sulle principali coppie di valute, scendendo a 1:20 per i tassi di cambio più esotici).
Sebbene la sua crescita sia stata molto rapida e appaia ancora in corso, la stima più recente del volume giornaliero di trading in criptovalute a livello mondiale si attesta intorno ai 400 miliardi di dollari USA, ben al di sotto di quanto registrato per il mercato Forex.
Le logiche legate al movimento delle criptovalute sono ancora in fase di studio, un aspetto che fa sì che nuovi eventi mai osservati sul mercato si verifichino e, come noto, ai mercati finanziari piace poco l’incertezza sul futuro.
Un elevato livello di incertezza in finanza si tramuta sempre in un’estrema variabilità dei prezzi di mercato (la cosiddetta “volatilità”). Non a caso, dalla nascita del Bitcoin ad oggi abbiamo assistito ad una costante instabilità nelle quotazioni delle criptovalute.
L’investimento in criptovalute può essere effettuato tramite exchange specializzati o broker online. Vista l’elevata volatilità del settore, molti esperti consigliano di non utilizzare – contrariamente a quanto risulta abituale per il mercato Forex – particolari leve finanziarie. Su questo punto, gli exchange di norma non consentono questo genere di operazioni, mentre i broker di strumenti CFD limitano la massima leva finanziaria utilizzabile a 1:2.
Avendo delineato i due mercati, è possibile stilare una rapida lista di pro e contro per ogni settore:
È chiaro, dunque, che i mercati possano attrarre due tipi di investitori diversi:
Risulta utile ricordare, in questo contesto, che i due mercati hanno dimostrato in passato di avere logiche di trend e movimento estremamente diverse tra di loro, a tal punto da convincere molti operatori del settore a ritenere utile la diversificazione del proprio portafoglio tramite l’investimento in entrambi i settori.
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