“Farshe Mah”: tappeti che raccontano il cosmo
Camminare sulla Luna è diventato possibile per chi ama l’arte e il design, non solo per astronauti esperti
Camminare sulla Luna è diventato possibile per chi ama l’arte e il design, non solo per astronauti esperti. L’opportunità viene offerta dalla creativa pittrice e scultrice Paola Romano entrata in sinergia con i volitivi e fantasiosi mecenati Farshad Shahabadi e Keivan Zarineh, titolari del luxury brand KF, azienda che realizza progetti artistici con una particolare attenzione rivolta alla produzione ed esportazione di tappeti pregiati.
Nasce così il progetto espositivo “Farshe-Mah” (letteralmente “Tappeto-Luna”), la prima mostra dedicata alla manualità e alla materia nell’arte del tappeto moderno: cinque tappeti/opera d’arte esposti presso il Centro Congressi Roma Eventi di via Alibert, 5, dal 14 al 15 marzo 2015. Cinque ambientazioni costruite ad hoc che segnano il percorso della mostra preceduta da un articolato percorso che racconta la storia e la realizzazione di questo manufatto quale elemento di arredo e design. Dal filo di lana, cotone e seta, alla tintura. Dal telaio alla scelta del soggetto che narra sempre una storia.
Ogni tappeto firmato Paola Romano – realizzato in tessuti pregiati e raffigurate le assai note Lune che hanno reso celebre l’artista nel mondo – è inserito in uno spazio architettonico creato appositamente.
“Abbiamo immaginato”, spiegano Shahabadi e Zarineh, “una nuova dimensione dove inserire il tappeto artistico di Paola Romano, così da offrire allo spettatore una visione diversa di questo oggetto che spesso viene considerato esclusivamente come un complemento di arredo. E’ nostro desiderio far arrivare un messaggio di elevato senso artistico realizzando serie limitate di tappeti, non più con i tradizionali decori geometrici o floreali, ma con le opere di artisti contemporanei presentandoli al pubblico della Capitale attraverso originali esposizioni. Si vuole così creare un ponte tra l’arte antica del nodo (il primo tappeto a noi pervenuto, il tappeto di Pazyryk, risale all’incirca al 500 a. C.) e il design creando attraverso le opere pittoriche del nostro tempo, opere di design d’arredo. In Oriente, il tappeto ha origini antichissime, datate tra il V secolo e il VI secolo. Quello persiano, che noi trattiamo principalmente, è lavorato col cosiddetto nodo asimmetrico Farsibaft, che prende anche nome di senneh (o Sehna) o nodo, appunto, persiano. Fino ad oggi ci siamo occupati di produrre tappeti con le tradizionali fantasie tipiche della nostra terra, da quella geometrica alla floreale, con le stesse strutture decorative: a medaglione centrale, a preghiera, ad alberi, ad animali. L’incontro con l’artista Paola Romano ha stimolato la nostra fantasia così da produrre una edizione limitata di tappeti d’autore, in questo caso il tappeto luna, di cui abbiamo iniziato la produzione da quest’anno in Nepal, utilizzando la tecnica del taftato con colorazioni vegetali”.
L’arte del tappeto persiano ed egiziano – quest’ultimo da molti pittori rappresentato in opere famose quali quelle di Filippo Lippi e Lorenzo Lotto – si intreccia con l’elemento “Luna” come espressione dell’artista Paola Romano, ma anche come elemento astrale del viaggio (la luna infatti compie il suo corso influenzando gli uomini e la terra come “il viaggiatore” Khons figlio di Ammon-Ra e di Mut) e come astro che influenza il tempo.
I tappeti artistici firmati Paola Romano sono di grande dimensione e rappresentano lune di diversi colori, dal bianco al rosso, dall’arancio al blu, sino al dorato, mentre la trama è realizzata in tre fibre: cotone, lana e seta. Ogni tappeto ha un numero massimo di 9 esemplari, tutti recanti la firma dell’artista e certificazione di autenticità e di origine che attesta l’annodatura realizzata interamente a mano.
Parte del ricavato delle vendita delle opere esposte è destinato al sostegno delle attività dalla associazione Susan G. Komen Italia (www.komen.it).