Fascino parigino, stile italiano, così recita lo slogan dell’ elegantissimo hotel cinque stelle Castille del gruppo Starhotels Collezione, presente anche a Firenze, Londra con tre lussuosi alberghi, Siena, Venezia, Milano, Roma, Trieste, Vicenza e situato a Parigi in rue Cambon 33-37, nel cuore della Ville Lumiere, a due passi dallo storico Hotel Ritz e accanto alla prestigiosa Maison Chanel, nella sede dove nacque il primo atelier di Coco Chanel. La posizione del Castille è invidiabile, Place Vendome a pochi metri, attorniato dalle boutique delle più prestigiose firme internazionali, accanto a Rue de Rivoli come pure all’Opera Garnier, tutto ne fa un’esperienza straordinaria in un’atmosfera in cui si respira il lusso e il bello.
Gestito dalla raffinata general manager Alessandra Bragoli che con innata classe, garbo, senso di grande ospitalità e una profonda cordialità, propria di chi avendo eleganza e competenze non possiede presunzione, rappresenta al meglio l’immagine dell’hotel Castille, che pur essendo arredato con gusto e dettagli ricercati, ha il pregio, come Alessandra Bragoli, di far sentire gli ospiti a casa e ritrovare una parte di qualità d’Italia a Parigi. La reception è affidata a giovani professionali, gentili e solari che fanno tutto il possibile per accogliere le richieste dei clienti. Il bar, in linea con lo stile del Castille, è sempre aperto e ospita con perizia e affabilità gli avventori
L’hotel Castille offre 108 camere confortevoli, luminosissime, spaziose, tra cui 21 suite, con un letto soffice e alto come quello della stanza che ci ospita, dai toni lilla e bianchi, con un bellissimo balcone che affaccia su rue Cambon e dal quinto piano con una veduta sui tetti iconici di Parigi. Una autentica poesia per gli occhi.
L’Assaggio è il ristorante dell’hotel Castille, con la prestigiosa consulenza dello chef italiano stellato Ugo Alciati, la cui cucina è legata profondamente al suo territorio di origine, il Piemonte, ma non in senso ‘’tradizionale’’, i prodotti piemontesi vengono ricreati grazie a una cucina innovativa, eseguita mirabilmente dal suo chef cuisinier, Pablo Sabariego, il suo giovane ‘’pupillo’, spagnolo di Alicante, formatosi in Italia, sotto la guida sapiente di Alciati.
Un ambiente caldo, accogliente, riservato e discreto, le sedute comode e raffinate come del resto tutto il contesto che esprime bellezza e armonia attraverso i colori del bianco, del panna e tonalità affini, le candele accese completano una serata speciale da trascorrere all’Assaggio, sia che vi troviate per lavoro sia che vi rechiate a Parigi per piacere e, perché no, per amore. Per catturare il tepore dei mesi caldi l’Assaggio offre una deliziosa corte esterna impreziosita da una fontana in stile romano con tanto di affreschi.
È una degustazione ‘’primaverile’’ quella proposta in questo periodo dell’anno all’Assaggio, d’altronde ‘’April in Paris’’ cantava Ella Fitzgerald e anche Doris Day nell’omonimo film. Un colore italiano che riscalda la Ville Lumiere, anche se stranamente le temperature non sono per nulla fredde in questo mese parigino. In sottofondo anche la musica è rigorosamente made in Italy, su tutte spicca la meravigliosa colonna sonora omonima del film La Vita è Bella di Roberto Benigni, opera del Maestro premio Oscar Nicola Piovani.
Si inizia con un’entrée di chips di polenta, segue un piatto composito dai cromatismi e dai profumi di mini pietanze che parlano già dell’Italia, verde, giallo, bianco, rosso: cannolo di patata e ricotta e pistacchio; sardenaira con pomodoro secco e origano; spugna di bietola, salsa tonnata e polvere di capperi. Una premessa che si prefigura come un’ottima promessa.
Si opta per lo champagne Philipponnat, storica azienda francese che dal 1522 fonde nelle sue bollicine freschezza e intensità, e accompagnerà l’intera degustazione.
Il palato desidera un abbraccio? Ecco la vellutata di zucca e mandarino servita con olio prodotto naturalmente in Italia e un delizioso toast di focaccia al formaggio di capra. Per contrasto, si continua con la piacevole consistenza dell’asparago di un verde abbacinante e che proviene dalla Provenza, guarnito da una foglia di cappero.
Il servizio è impeccabile, cortese, sorridente, e parla naturalmente anche italiano.
Il vitello tonnato, celeberrimo piatto piemontese, ha un sapore indimenticabile che coniuga intensità e poesia gastronomica grazie alla carne tenerissima, dal colore del tramonto in primavera, e dal gusto presente ma non debordante della maionese.
Si continua a sorprendere. Gli spaghetti all’anguilla affumicata con aneto e limone sono un autentico ‘’coup de foudre’’, per dirla alla francese. Prima di tutto sono al dente e chi viaggia sa che non è un elemento scontato, poi il bilanciamento del sale è una scommessa vinta, non è semplice cucinare l’anguilla affumicata, la pietanza è straordinaria: sapida ma non salata, possiede il giusto equilibrio.
Chi credeva che con gli spaghetti Sabariego si fosse superato, sbaglia, perché gli agnolotti di ‘’mamma Lidia’’, chiamati così dal creatore del piatto, Ugo Alciati, in omaggio alla sua mamma, i cosiddetti ‘’agnolotti al tovagliolo’’, sono da trasecolare, sbalorditivi. La pasta fatta in casa, bella ‘’dura’’ e ben cotta allo stesso tempo, si scioglie in bocca con il contrasto del ripieno di carne delicata ma saporita. Quando Alciati era bambino, mamma Lidia li farciva con carne ‘’riciclata’’, cioè quella che restava in casa. Naturalmente, oggi sono farciti con una carne selezionatissima. Vengono proposti ‘’doppi’’, cioè con una sorpresa. Arrivano, infatti, nel loro brodo e poi impiattati anche nella versione ‘’naturale’’ per assaporarne la pasta e il ripieno accattivante come fossero un dolce ricordo anche della nostra infanzia, proprio come la madelaine proustiana.
Il quinto quarto sono le frattaglie dell’animale, un tempo considerati prodotti di scarto, negli ultimi anni sono stati valorizzati, così come una parte di esso: le animelle che hanno acquisito virtù non solo in Italia ma anche in Francia, stasera vengono servite su un letto di carciofo sottovuoto, cotto e scottato, con crema di cetriolini, insalata di sedano rapa al balsamico.
Per concludere: gelato al torrone e arancia, con un letto di crumble al cacao e pistacchio, e accompagnato da un soffice financier au chocolat,e poi ancora: pera cotta chantilly al miele d’acacia, olio di Verbena, e geometriche e stilosissime meringhe. Un caffè autenticamente dal gusto italiano servito con pasticceria raffinata, tra cui i ”baci di dama”, tipici dolci piemontesi.
La qualità dei prodotti, delle materie prime, lavorate con sapienza e acume dallo chef Sabariego non hanno nulla da invidiare ai ristoranti stellati in Italia. Lo chef spagnolo unisce nella sua cucina tecnica, vivacità, fantasia, simpatia a competenza, professionalità e creatività, degno erede di Ugo Alciati. Scambiando due chiacchiere con Sabariego abbiamo ancora di più la conferma dell’ottimo rapporto qualità/prezzo dell’eccellente menù in un luogo piacevole come l’Assaggio dell’hotel Castille. Lo chef, infatti, rispondendo alle nostre domande racconta anche di quanto costino al chilo, per dirne una, gli asparagi di qualità che sono stati serviti: ben 25 euro.
Una serata dell’Assaggio è stata dedicata a una cena con le eccellenze italiane. Infatti, alcuni tra i migliori chef italiani si sono ritrovati per comporre un menù particolare esaltando i sapori della cucina italiana, il tutto promosso dal festival della cultura alimentare italiana, ‘’Cultural’’, giunto alla quinta edizione, svoltosi a Parigi dal 7 al 9 aprile scorso presso il Bastille Design Center www.culturalfestival.eu .
Parigi è una città splendida ma l‘Hotel Castille e l’Assaggio rendono la permanenza ancora più accogliente, tanto da augurarsi uno sciopero aereo di Air France pur di restare a godere della bellezza e delle delizie di queste strutture ricettive. Una cena speciale e un soggiorno esclusivo in un ristorante e in un hotel da ricordare e segnare in agenda per i prossimi viaggi parigini. ‘’Quando siete felici fateci caso’’ diceva lo scrittore Kurt Vonnegut… All’Hotel Castille e all’Assaggio lo siamo stati.
Castille Paris, fascino francese, stile italiano
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