La prima parte di quella che è stata definita da molti una guerra contro il virus, consiste nel proteggersi restando a casa, per evitare che un numero enorme di persone malate intasi gli ospedali facendo collassare il sistema sanitario. Ma le filiere di beni non di prima ncessità sono ferme, i negozi chiusi, trasporti dimezzati, e da qualche parte, prima o poi si dovrà pur ripartire. La ripartenza si chiamerà Fase 2, quella di convivenza con il nuovo virus proveniente dalla Cina, causa della Sars-coV-2.
Gli orari di apertura degli uffici e delle scuole saranno scaglionati, l'attività dei negozi che vendono beni non necessari sarà di un paio di giorni alla settimana, per quanto riguarda i trasporti le corse degli autobus e delle corse metro, dovrà essere ristabilito un orario oltre le 21:00. Forse questo secondo modo di affrontare la situazione, scatterà tra qualche settimana, ma un piano deve essere pronto. L'idea guida del piano studiato in Campidoglio non è quella di riprendere come nulla fosse, con assembramenti alla posta o nei locali, ma di suddividere in orari, giorni e fasce, la popolazione, così da evitare avvicinamenti rischiosi e recidive.
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