Fase 2, Conte: “Responsabilità”. Ma è il Governo che dovrebbe dare l’esempio
Il Presidente del Consiglio: “Il futuro è nelle nostre mani”. Ma nella maggioranza restano parecchi nodi da sciogliere, a partire dal Dl con le misure economiche
Test per l’esame di giornalismo sulla fase 2 dell’emergenza coronavirus. Il candidato consideri che:
a) Il bi-Premier Giuseppe Conte ha chiesto «fiducia». La notizia è che, per una volta, non è su un Dpcm.
b) La maggioranza rosso-gialla non ha ancora trovato l’intesa sulle misure economiche del Decreto Aprile (nel frattempo divenuto Decreto Maggio) per il persistere di resistenze. Ogni riferimento al leader di Italia Viva Matteo Renzi è puramente casuale.
c) A proposito degli attriti col fu Rottamatore, il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha dichiarato che «se traballa il Governo ce lo chiediamo ogni giorno da 70 anni». Non c’è che dire, se li porta bene – se non altro fisicamente.
d) Alfonso Bonafede, Ministro grillino della Giustizia, ha stigmatizzato presunte «menzogne, a cominciare dal fatto che si è detto che i mafiosi stanno uscendo dal carcere». Ma è stato seccamente smentito dal lunghissimo elenco sciorinato in diretta tv da Massimo Giletti. O forse, in analogia con Giuseppi, a essere smentito è stato Alfonso 1 che ignora cosa faccia Alfonso 2.
“L’altra” fase 2
e) Albino Ruberti, capo di gabinetto del Governatore del Lazio Nicola Zingaretti, e Sara Battisti, consigliere regionale del Pd, sono stati multati causa grigliata fuori casa il 1° maggio. I due, pur ammettendo di aver violato le norme anti-coronavirus, si sono difesi affermando che si trattava di un pranzo di lavoro. Avessero aspettato tre giorni, avrebbero potuto dirsi congiunti.
f) A proposito di congiunti, la Presidenza del Consiglio ha precisato che il termine comprende anche quanti sono legati «da uno stabile legame affettivo». Tipo quello che durante il lockdown ognuno ha sviluppato con il frigorifero.
g) Vincenzo Spadafora, Ministro pentastellato dello Sport, ha affermato che, malgrado il via libera alle sedute individuali anche per gli sport di squadra, «nulla è cambiato rispetto a quanto ho sempre detto sul Calcio». Ovvero, gattopardescamente, se vogliamo che ci siano gli allenamenti bisogna che non ci siano gli allenamenti.
Ciò posto, il candidato commenti, prescindendo da espressioni quali “siamo rovinati”, il nuovo appello dell’ex Avvocato del popolo alla responsabilità perché nella fase 2, «come mai prima, il futuro del Paese sarà nelle nostre mani».