Fausto Bertinotti, “Castro un mito per la mia generazione”

L’ex Presidente della Camera aggiunge: “Saviano sbaglia a definirlo un dittatore”

L’ex presidente della Camera Fausto Bertinotti è intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale, durante la trasmissione 'Roma ogni giorno' condotta da Francesco Vergovich, per parlare di Fidel Castro. "La mia generazione è cresciuta con il mito di Castro e del Che. Era una nuova ventata rivoluzionaria e abbiamo letto i fatti successivi con questo debito di riconoscenza. È una visione partigiana ovviamente. Non si può però sfuggire al punto che sia un protagonista della metà del novecento, che vincendo la rivoluzione è stato per sessanta anni sulla scena del mondo.

Non c’è stato un capo di stato sudamericano, escludendo chiaramente le dittature militari, che non lo abbia riconosciuto come protagonista della lotta per l’indipendenza. Il giudizio sul modello cubano è ovviamente controverso". Saviano lo ha definito un dittatore. "Saviano lo stimo, ma quello che dice è tutto sbagliato. La sua visione è vista da Miami, dove la morte di Castro è stata vissuta come una festa".

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