Cronaca

Femminicidio a Civitavecchia, donna brutalmente uccisa dal suo ex: ennesimo fallimento del braccialetto elettronico

L’ennesimo episodio di femminicidio si è consumato a Civitavecchia, dove una donna di 56 anni è stata brutalmente uccisa dal suo ex compagno, nonostante fosse sottoposto al braccialetto elettronico. Questo dispositivo, progettato per monitorare gli aggressori e proteggere le vittime di violenza, si è rivelato inefficace in questo tragico caso, sollevando ancora una volta interrogativi sul suo reale funzionamento e sulla sua capacità di prevenire ulteriori tragedie.

Il corpo senza vita della donna è stato trovato in un edificio vicino al parcheggio della stazione ferroviaria durante le ore notturne. Le indagini, condotte dalla polizia, hanno portato immediatamente all’individuazione del principale sospettato: l’ex compagno della vittima, già indagato in passato per stalking nei suoi confronti e soggetto a una misura di divieto di avvicinamento, oltre che al monitoraggio tramite braccialetto elettronico.

L’autopsia ha rivelato segni di soffocamento e altre lesioni, riconducibili a una violenta aggressione. Un dramma che non solo sottolinea la vulnerabilità delle donne esposte a violenza, ma anche il fallimento dei meccanismi di protezione che dovrebbero garantire la sicurezza delle vittime di violenza.

E sul mancato funzionamento del dispositivo di allarme AVS (Alleanza Verdi e Sinistra) e Pd (Partito democratico) chiedono al governo, e in particolare al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, di adoperarsi per fare qualcosa che risolva i problemi.

Braccialetto elettronico strumento di controllo

Il braccialetto elettronico è un dispositivo di controllo che può concretamente salvare la vita delle vittime delle violenze, l’apparecchio si è rivelato un prezioso alleato nella lotta contro la violenza domestica, contribuendo a salvare la vita di molte donne, come è accaduto nelle ultime ore a due donne, a Napoli e nel Milanese.

Il braccialetto elettronico, collegato a una centrale operativa, permette di monitorare gli spostamenti delle persone sottoposte a misure restrittive, come l’esclusione di avvicinamento alle vittime di violenza. Questo strumento consente alle forze dell’ordine di intervenire in tempo reale quando viene violato il limite di prossimità imposto dal tribunale, permettendo così di prevenire reati violenti o anche lo stalking.

A Napoli 49enne bloccato e arrestato prima che raggiungesse l’ex moglie

A Fuorigrotta, quartiere di Napoli, l’allarme nella centrale operativa è scattato immediatamente: un braccialetto elettronico assegnato ad un 49enne napoletano, in seguito ad un provvedimento di divieto di avvicinamento, è stato rilevato in una strada e così è stato scongiurato qualsiasi tentativo di approccio alla sua ex moglie.

L’uomo non doveva essere lì. In considerazione dei maltrattamenti subiti dalla donna, il tribunale gli aveva vietato di avvicinarla e il dispositivo era stato calibrato affinché qualsiasi tentativo di approccio fosse monitorato e scongiurato. Il 49enne non ha fatto in tempo ad arrivare nei pressi della palazzina della sua ex che i Carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli l’hanno bloccato e arrestato. Dovrà rispondere di inosservanza del divieto di avvicinamento. E’ ora in carcere, in attesa di giudizio.

A Rho 56enne rompe il braccialetto elettronico sulla caviglia

A Rho, comune in provincia di Milano, invece, un uomo ha rotto il braccialetto elettronico che gli era stato imposto per non avvicinarsi alla casa della ex compagna.

Per questo, nella tarda serata di ieri, nel località del Milanese, i carabinieri hanno arrestato per danneggiamento aggravato un 56enne di nazionalità romena, con precedenti, che dal 14 febbraio era sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dell’abitazione familiare e divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa, con controllo elettronico, dopo la denuncia per maltrattamenti della ex compagna, una 60enne.

Ieri sera un passante ha segnalato al numero di emergenza 112 un uomo che in strada stava maneggiando qualcosa all’altezza della caviglia e aveva un atteggiamento sospetto. I carabinieri della Sezione radiomobile della Compagnia di Rho hanno trovato il 56enne, ubriaco, poco distante dall’abitazione della donna, senza il braccialetto elettronico sulla caviglia, che aveva rotto poco prima. I militari ne hanno disposto l’arresto, l’uomo sarà sottoposto a giudizio per direttissima. (Ansa)

Fabio Vergovich

Giornalista e conoscitore d'arte, scrive di cronaca, attualità e delle iniziative culturali di Roma Capitale. Ha una passione sconfinata per l'uso della lingua italiana che è molto utile al giornale. Dal 2013 è editore di "RomaIT".

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