La Procura di Frosinone, in collaborazione con i Carabinieri guidati dal capitano Camillo Giovanni Di Meo, ha eseguito, nell' ambito dell'inchiesta sull'appalto rifiuti al Comune di Ferentino, un decreto di sequestro preventivo del beni per oltre 100 mila euro emesso dal Gip, Marzano, su richiesta del pm Adolfo Coletta.
Tra le persone colpite dal provvedimento spiccano un ex assessore ed ex consigliere comunale del Comune di Ferentino e la consorte, impiegata comunale, sempre a Ferentino. I due dovranno ora rispondere di corruzione, concussione e abuso d’ufficio.
In particolare, secondo l'accusa, marito e moglie:
ricevevano oltre euro 70.000,00 al fine di guidare e controllare le procedure di gara d’appalto che veniva vinta da una nota ditta lombarda per lo smaltimento dei rifiuti;
alla scadenza naturale dell’appalto, con il loro atteggiamento ostruzionistico, contribuivano a ritardare l’iter deliberativo per l’indizione della nuova gara d’appalto dei R.S.U., ritardo che obbligava il comune di Ferentino a procrastinare il servizio, per un importo pari a oltre 1.500.000,00 euro, affidandolo direttamente alla suddetta ditta per un ulteriore anno, ottenendo per ciò diverse migliaia di euro;
perché in concorso con altre persone al fine di favorire la stessa impresa nell’ acquisizione di nuovi appalti, ricevevano dalla citata ditta la somma di euro 40.000,00.
Le misure principali contenute nell'ordinanza firmata dal Sindaco Gualtieri
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