Ferie, hai meno di un mese all’anno a disposizione? Ecco il trucco per ottenere più giorni: il datore di lavoro non può dirti nulla
Svelato finalmente il trucchetto per prendere il numero di giorni di ferie che vuoi, nessuno potrà dirti di no.
Se non hai maturato abbastanza giorni liberi e hai bisogno di una pausa dal lavoro, metti in atto questo stratagemma.
Lascia stare i sensi di colpa, scopri il metodo per ottenere più ferie e per far sì che il tuo datore di lavoro non possa rifiutare la tua richiesta.
È del tutto legale: ecco come fare ad andare in ferie per un mese senza perdere il lavoro o essere licenziati.
Ferie, lo stratagemma per avere più giorni liberi
Ciascun lavoratore dipendente che sia assunto da un’azienda privata o da un ente pubblico, ha diritto a un certo numero di giorni liberi che dipendono dal suo contratto di lavoro e dal CCNL relativo alla professione che svolge. La legge italiana prevede che i lavoratori abbiano tutti, in linea di massima, almeno 4 settimane di ferie ogni anno. Purtroppo però queste settimane spesso non possono essere concesse in nei periodi in cui c’è troppo carico di lavoro o vengono concesse solo in modo frammentato. Questo può diventare un problema per i dipendenti.
Altre volte i giorni di ferie maturati non sono sufficienti a riposare e a ricaricare le energie dopo un intero anno di lavoro. Qualsiasi sia il motivo, capita che i lavoratori sentono l’esigenza di avere più giorni liberi. A quanto pare le ferie aggiuntive non sono un sogno ma un desiderio realizzabile. Scopriamo quali sono gli stratagemmi legali per avere più ferie.
Come ottenere più giorni di riposo senza infrangere la legge
Alle normali ferie retribuite si possono aggiungere i permessi, che sono assenze brevi, e che possono essere anche prese in continuità con i giorni di ferie vere e proprie, ma vanno autorizzati dal datore di lavoro.
Inoltre, si può chiedere di usufruire del congedo o di un aspettativa. Il congedo retribuito, così come previsto dalla Legge 104, può essere autorizzato per un massimo di due anni e richiesto da chi assiste un familiare disabile. L’aspettativa invece non viene retribuita ma è un modo per assentarsi dal lavoro per un periodo prolungato senza dover rassegnare le dimissioni.
Inoltre, c’è la possibilità di approfittare dell’orario multiperiodale cioè di fare un surplus orario di lavoro per poi ottenere un riposo compensativo. Anche la banca ore è un sistema che serve ad realizzare un monte ore accumulato nel tempo, per poi avere diritto a un permesso sotto forma di riposo compensativo, quando se ne ha l’esigenza.