Le sigle CAT, Cub Trasporti, SGB e USB Lavoro Privato hanno proclamato uno sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane dalle ore 21 del 30 novembre, alle ore 21 del 1° dicembre 2023.
Possibili ripercussioni su Frecce, Intercity e Regionali. Gli effetti sulla circolazione, in termini di cancellazioni, limitazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero.
Nel trasporto regionale sono stati istituiti i servizi essenziali nelle fasce orarie di maggiore frequentazione (dalle ore 06.00 alle ore 09.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00 dei giorni feriali).
Sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00 (come da Orario ufficiale Trenitalia e Trenord). I treni che si trovano in viaggio a sciopero iniziato arrivano comunque alla destinazione finale se è raggiungibile entro un’ora dall’inizio dell’agitazione sindacale; trascorso tale periodo, i treni possono fermarsi in stazioni precedenti la destinazione finale.
Trenitalia invita tutti i passeggeri a informarsi sui collegamenti e i servizi attivi, prima di intraprendere il viaggio, attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito web trenitalia.com, i canali social e web, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.
Dalle ore 9:01 alle ore 16:59 di giovedì 30 novembre è andato in scena lo sciopero nazionale di 8 ore (dalle ore 9 alle 17) proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa trasporti e Fast Confsal dopo l’incidente avvenuto in Calabria, dove il 28 novembre un camion si è scontrato contro un treno in transito, causando la morte di due persone. Ma domani, 1 dicembre, si prevedono ancora disagi per chi viaggia sui treni. Ancora uno sciopero nazionale del trasporto ferroviario. La protesta inizierà dalle ore 21 di giovedì 30 novembre e durerà fino alle 21 del giorno successivo, cioè venerdì 1 dicembre.
“E certo e che volevi che finisse tutto con oggi? mettiamo un po’ di pepe alle giornate”, commenta un utente sul Gruppo Facebook “Pendolari Roma-Cassino”, mentre un pendolare scrive: “Mi fa ride la cosa che fanno sciopero per causare disagio! Spiegate loro che basta comportarsi normalmente che già ci riescono bene!”, e come non dargli ragione.
E ancora una reazione dai social, sconforto e incredulità nelle parole dell’utente : “Sciopero dalla 21 di questa sera fino alle 21 di domani. Non dicono le fasce garantite. Siamo trattati in modo orribile”, “Fatevi sentire – rispondono – non si trattano così le persone che si alzano alle 4 per andare a lavorare e ancora non tornano a casa, anche questa è una forma di violenza”.
“Sono alla stazione Termini – scrive un viaggiatore sul Gruppo Telegram Pendolari Roma-Frosinone – la situazione è pazzesca, i treni ancora non sono ripartiti passate le ore 17, termine dello sciopero, vi sono ritardi di 50-60 minuti, i vagoni sono stracolmi, le persone non sanno a chi rivolgersi, nessuno del personale delle ferrovie sa dare risposte“, e i pendolari sono sempre più smarriti e assuefatti, ahimè a questo stato di cose indegno di una nazione civile.
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