Avevamo dato notizia nei giorni scorsi di questa singolare iniziativa. La scorsa domenica a Zagarolo si è svolta una giornata di Focusing, nell'ambito della seconda edizione del Festival del benessere, organizzata dall'associazione FacilitAscolto, presieduta dal dott. Lorenzo Appetito. "All’insegna dell’ascolto che nasce l' Associazione FacilAscolto a Roma (Tor Vergata), il suo stendardo è il Focusing, una disciplina di sostegno facile da usare per tutti- ci spiega il presidente dell'associazione, ringraziando tutti i partecipanti – Il Focusing è una abilità naturale, un metodo rivelatore, una chiave per lo sviluppo e il progresso personale, e attraverso l’ascolto empatico permette di avvicinarsi in modo nuovo all’interezza mente-corpo; in altre parole permette di osservarsi senza pericolo ed offre le opportunità di creare nuove risorse per affrontare ogni situazione".
Mille auguri al Presidente dell’Associazione, Lorenzo Appetito, dott. in Fisioterapia e Osteopata in formazione, alla Vicepresidente Claudia de Laurentiis, ad Aurora Castilla, docente della formazione in Focusing, counselor, trainer, membro del Focusing Institute di New York che ha già collaborato con l’Università La Sapienza di Roma come membro del Consiglio R&Dialogue Italia, e tutti coloro che collaborano con le diverse mansioni alla promozione e all’attività dell’associazione. La comunicazione efficace e di qualità trova posto tra le iniziative di produzioni biologiche locali, artigiani di bambole, fotografia artistica, classi di yoga, esperienze sensoriali, laboratori che usano arte e movimento per esprimersi, tra i corridoi affrescati fino al giardino pensile; una cornice di energia positiva, vitalità, concordia, che ogni avventore ha potuto constate, beneficiarne e portarne un pezzetto a casa propria. La formazione li contraddistingue, fatta di ore spese con sé stessi e con altri che – come loro – hanno interesse a guardare oltre alla vita quotidiana – pur imprescindibile – fatta già di impegni ed incombenze, routine e stress; questi personaggi abbigliati con le sfumature del bianco parlano di anima, mentre ti parlano osservano oltre gli occhi, nel cuore. Uno striscione verticale dalla finestra centrale sopra al portico porta scritto “Seconda edizione del Festival della Gioia e del Benessere”, una iniziativa, questa appena terminata, di cooperazione sinergica di alcune associazioni del posto e più o meno vicine, accolta dall’Amministrazione entusiasta della precedente.
Camminando sul selciato il pensiero va a quanti prima abbiano attraversato lo stesso cortile: nobili, prelati, artigiani – almeno quelli che si sono occupati all’epoca della costruzione, delle capriate lignee, poi dipinte dagli – artisti, che si son occupati degli affreschi che adornano la Sala Grande, adibita per l’occasione all’Assemblea plenaria e agli spettacoli di danza o alle esperienze più particolari. Si, perché la gioia e il benessere le persone che aderiscono a queste associazioni hanno il loro modo di crearli e conferirli: tanti curiosi arrivano e si portano nelle loro vite una ricchezza, escono con un sorriso, il calore di chi li ha massaggiati con contatto sì, fisico, ma non solo. "Queste persone che collaborano con la nostra neonata associazione si son prese la briga di regalare o quasi, di far assaggiare la propria maestria – le conclusioni degli organizzatori – son di quel genere che è nel servizio, nella ricerca di sé e degli altri: sanno darti perché sanno ricevere, hanno ricevuto e ricevono. Un ascolto è profondo, di sé e degl’altri".