Festival Internazionale di Letteratura e Cultura Ebraica decima edizione
Omaggio al grande artista e musicista Herbert Pagani, che prevede due momenti di esibizione
Festival Internazionale di Letteratura e Cultura Ebraica decima edizione, quartiere Ebraico, Roma mercoledì 13 settembre 2017.
L’evento di chiusura del Festival Internazionale di Letteratura e Cultura Ebraica, mercoledì 13 settembre, alle 21,30, a Palazzo della Cultura, realizzato in collaborazione con SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, sarà l’omaggio al grande artista e musicista Herbert Pagani, che prevede due momenti di esibizione.
Inizierà con un reading, scandito da momenti musicali, interpretato e a cura di Ketty Di Porto, in cui il pubblico sarà guidato attraverso la vita, le opere e la poetica dell’artista scomparso prematuramente a soli 44 anni.
Dopo la performance sarà assegnata una targa come riconoscimento ad un giovane artista che si sia distinto nel suo percorso, e che abbia ideato un’opera ispirata ai temi, alla storia o alla produzione artistica di Herbert Pagani.
L’omaggio al grande artista e musicista Herbert Pagani con la regia di Ketty Di Porto e la collaborazione di Paola Traverso, propone un percorso attraverso i brani e le parole dell’autore, cantate da Simon Nahum, Emanuela Fontana, Vincenzo De Michele, accompagnate dalle note di Luca Sgamas e interpretate da Ketty Di Porto.
Nato a Tripoli nel 1944, Pagani visse tra la Francia e l’Italia, diventando noto in entrambi i luoghi come cantautore. Fu in realtà un artista poliedrico che sperimentò stili e forme diverse passando dalla prosa alla poesia scritta e cantata, dall’animazione radiofonica alla scenografia teatrale, alle tecniche video e alle creazioni pubblicitarie, dalla pittura alla scultura senza mai esimersi dallo schierarsi politicamente.
Traduttore e interprete di chansons francesi, soprattutto di Brel, oltre che di Marcel Mououdij e Barbara. In Francia ebbe un notevole successo con l'opera multimediale Megalopolis, presentata a Parigi nel ' 75, poi ospitata al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Noto anche in radio per il suo lavoro innovativo, inventò e propose su Radio Montecarlo una figura di disc-jockey e intrattenitore sagace in grado di rivaleggiare con il successo della coppia Arbore-Boncompagni.
Amico di Tenco collaborò con diversi autori tra cui Dalida, Francoise Hardy, Salvatore Adamo, nonché Marco Ferrandini con cui scrisse il testo della canzone "Teorema" e di molti altri brani. Dopo la performance sarà assegnata una targa come riconoscimento ad un giovane artista che si sia distinto nel suo percorso, e che abbia ideato un’opera ispirata ai temi, alla storia o alla produzione artistica di Herbert Pagani.
Alle 19. 30 invece, sempre a Palazzo della Cultura, l’incontro sul tema: Geopolitica virtuale: dal confine ai social media con Franco Frattini, Luca Lanzalone, Giampiero Massolo, Mario Sechi, Marco Panella. Il confine segna il perimetro fisico, identitario, culturale ed economico intorno al quale le varie forme di aggregazione statali si sono storicamente manifestate: imperi, monarchie, stati nazionali.
La spinta tecnologica, che per natura non procede in forma lineare ma esponenziale, negli ultimi 15 anni ha introdotto ed affermato sulla scena mondiale nuovi big player non statuali ma in grado di competere, per capacità economica e di influenza, con gli Stati: attori tecnologici come Google, Amazon, Facebook, Alibaba, Tesla, Apple hanno bilanci paragonabili a quelli di una media potenza, contribuiscono alla formazione di opinioni che, a loro volta, determinano comportamenti individuali e riti collettivi , e tutto questo avviene al di là e al di fuori dei paradigmi fisici di confine e di lingua.
La scena geopolitica mondiale, quindi, deve considerare lo spostamento del concetto di confine, intorno al quale storicamente si sono sempre dipanate le vicende delle relazioni tra Stati, dall’ambito fisico della Terra a quello virtuale dell’ambiente tecnologico.
Ufficio Stampa Festival: Maurizio Quattrini Marina Nocilla