Finte cremazioni al Cimitero Flaminio di Roma: 15 indagati per truffa
Finte cremazioni al cimitero Flaminio di Roma: l’inchiesta rivela una truffa di corpi sezionati e poi gettati in aree comuni
Finte cremazioni. Il macabro scempio, riportato oggi, 17 luglio, sulla cronaca de Il Messaggero racconta il trattamento che alcune salme ricevevano al Cimitero Flaminio di Roma, a due passi dal quartiere San Lorenzo. Le telecamere dei Carabinieri del gruppo radiomobile hanno filmato la barbarie sui corpi dei defunti, da parte di alcuni dipendenti Ama Gli addetti sezionano le salme e gettano i resti nell’ossario comune. Con solerzia e abilità di chi sembra abituato a questo tipo di pratica.
Le finte cremazioni, già a Prima Porta
I fatti sarebbero accaduti tra gennaio e febbraio scorso. Il tutto, naturalmente, senza che i parenti sapessero nulla. Lo scandalo aveva già coinvolto il campo santo di Prima Porta, sempre nella capitale. In sostanza i parenti del defunto pagano la cremazione al cimitero. Poi alcune agenzie funebri incassavano i soldi, ma seppellivano il feretro nell’area comune. Una truffa. Agli ignari familiari viene consegnata l’urna cineraria con della terra.
Ma ci sono altre fattispecie. Dopo 30 anni di permanenza nel cimitero, le salme devono essere estromesse dalla bara. Ma nei casi in cui la salma si conserva in ottimo stato, la famiglia del parente defunto deve pagare la cremazione. Secondo le accuse, a quel punto, l’agenzia funebre proponeva un’opzione di risparmio, eseguita dai dipendenti Ama che sezionavano il corpo e lo collocavano nell’ossario comune. Restituendo ai parenti terra qualsiasi.
L’obiettivo? Sempre secondo l’inchiesta de Il Messaggero, quello di integrare lo stipendio, con qualche spiccio in più. 15 persone sono ora accusate a vario titolo di gravi reati come truffa, corruzione, induzione alla corruzione e vilipendio di cadavere.