La Roma trova il decimo pareggio nelle ultime quattordici gare, ma questa volta il risultato finale può rivelarsi davvero molto prezioso.
In casa della Fiorentina, nell’andata degli ottavi di finale di Europa League, i giallorossi passano una prima mezz’ora di gioco in apnea, schiacciati dall’iniziativa degli avversari.
Dopo 17 minuti Daniele De Rossi commette un grossolano errore (l’ennesimo della sua stagione) che porta al gol del vantaggio di Ilicic.
Sembra il preludio all’ennesima serata storta per la Roma, ma dopo l’uscita dal campo di DDR e con l’ingresso di Pjanic la squadra sembra trovare una parziale quadratura, disputando un ottimo secondo tempo. Nonostante il rigore sbagliato da Ljajic arriva il pareggio di Keita, e Rudi Garcia può così sorridere, oltre che per il gol segnato in trasferta per i vistosi miglioramenti sul piano del gioco che la squadra ha mostrato.
Ecco giudizi dettagliati di tutti i protagonisti:
Skorupski 6: Non può molto sul gol di Ilicic, è attento sulle poche conclusioni verso lo specchio e preciso nelle uscite. Si conferma affidabilissimo “portiere di coppa”.
Torosidis 6: Nelle ultime uscite in Europa è stato protagonista fondamentale con ben 3 assist vincenti. Quest’oggi è meno incisivo ma dalla sua parte riesce a limitare bene le incursioni di Alonso, affidabile come sempre.
Manolas 6: Sfortunato il greco, costretto a uscire per una dolorosa botta alla schiena dopo 25 minuti. Fin quando è in campo tiene bene la posizione, incolpevole sul gol degli avversari.
Dal 26’ Astori 6: A volte non è pulitissimo negli interventi, ma riesce a mettere diverse “pezze” ai buchi lasciati dai suoi compagni e con un po’ di malizia annulla lo spauracchio Salah. Quest’oggi molto concreto.
Yanga-Mbiwa 6,5: C’è da dire che ha davvero grande personalità. Sfida in dribbling praticamente sempre ogni avversario che sale per pressarlo, e non perde mai il pallone. Oltre a ciò copre bene in difesa, respingendo con più sostanza che tecnica gli assalti degli avversari.
Holebas 6,5: Il greco gioca una grandissima partita, per intensità e presenza sulla fascia. Annulla praticamente Ilicic, che segna solo grazie all’errore di De Rossi con il terzino fuori posizione.
Arriva spesso sul fondo per mettere pericolosi palloni in area, a volte leggermente imprecisi, ma tutto sommato è uno dei migliori tra i giallorossi.
De Rossi 5: Il gol degli avversari è solo e soltanto colpa sua. Sufficienza incredibile e inaccettabile nel giocare il pallone, sia per l’importanza dell’evento e la difficoltà del momento, ma soprattutto per quello che lui dovrebbe valere e per l’abnorme stipendio che percepisce.
Dopo due minuti rischia di fare il bis, rischiando una giocata simile. Fa allora la scelta migliore della sua serata, improvvisando un “fantomatico” infortunio e abbandonando la nave nel momento di difficoltà come il peggior Schettino. Fortunatamente con la sua uscita la partita cambia e la Roma resta in corsa per la qualificazione.
Dal 22’ Pjanic 6,5: Il bosniaco dimostra questa sera che è capace anche di correre, di avere la testa alta e di riuscire ad effettuare dribbling e passaggi verso la metà campo avversaria. Il baricentro della squadra si alza di almeno 10-15 metri con il suo ingresso, e finalmente è determinato nel provare a dimostrare quello di cui è capace. Perde un paio di palloni velenosi ma la prestazione di questa sera è una grandissima iniezione di fiducia per lui e un motivo in più di sorridere per Rudi Garcia.
Nainggolan 6: Rischia di farsi espellere ingenuamente per la troppa foga agonistica, a volte è eccessivamente frettoloso nelle giocate e rischia di innescare pericolose ripartenze degli avversari. Ci mette sempre il cuore e nella seconda parte di gara il suo apporto è decisivo, poiché diventa padrone del centrocampo. Non è il miglior Radja, ma oggi segnali positivi anche da lui.
Keita 7,5: Quando sente aria Europea, anche se si gioca in Italia, diventa ancora più decisivo ed efficace, ricordandosi di aver fatto parte (da protagonista) di una delle squadre più forti della storia del calcio.
Con sicurezza disarmante dribbla 1,2,3 avversari, senza mai rischiare di perdere il pallone e trovando sempre la giocata giusta. In più ancora una volta trova la “testata” vincente da corner che regala un pareggio preziosissimo alla sua squadra. Imprescindibile.
Florenzi 6: Partita molto, molto generosa da parte sua. Come al solito, verrebbe da dire. Corre come un forsennato in attacco, poi lo trovi a ripiegare in difesa e a lottare a centrocampo. Ha il merito di realizzare l’assist vincente per l’importantissimo gol di Keita.
Ljajic 5: Sente molto la partita e si vede. Eccessivamente. Nonostante sia nel complesso uno di quelli che prova a fare di più nel primo tempo e a inizio ripresa, pende su di lui la spada di damocle del rigore sbagliato. Che forse poteva benissimo lasciare tirare a Pjanic. Inoltre si divora un altro gol clamoroso a fine primo tempo. Ha bisogno di fiducia a partire dalla prossima gara, magari riuscendo a ritrovare la via della rete.
Iturbe 6: Vuole strafare, ha una voglia matta di mettersi in mostra soprattutto per tutti i detrattori che in questi mesi sono riusciti a riflettere solo su quanto è stato pagato, senza pensare a tutti i problemi fisici che l’hanno tormentato.
A volte è egoista, ma quando prende velocità si dimostra imprendibile come quando brucia tutta la difesa viola e conquista il calcio di rigore poi fallito da Ljajic.
Dal 76’ Gervinho SV: Pochi palloni giocabili per lui, sarà importante al ritorno.
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