Questo lo stralcio di una delle tante lettere indirizzate ad Alina che i proprietari del bar hanno trovato nella cassetta della posta del locale: “Cara Alina ci conosciamo solo di vista ma sono ho subito apprezzato il tuo sorriso, la tua gentilezza. Ti penso da quando mi hanno detto cosa è successo. Cerco di immaginare le emozioni che ti hanno attraversato in quei momenti, la paura mista a coraggio, il senso di colpa che oggi provi. Ti scrivo per dirti che ti siamo vicini. Siamo con te. Ti ho scritto perché spero possa esserti di conforto. Per esprimerti la mia solidarietà. Stavi svolgendo il tuo lavoro e ti sei difesa, pensando a te, alla tua famiglia. Sono sicura che tutto si risolverà. Non affrontare questo fardello da sola. Cerca il conforto negli altri, in chi ti vuole bene in chi sin dalle prime ore ti ha dimostrato tutta la sua vicinanza. Fiumicino è con te. Noi ti siamo vicini. Sei una di noi e non ti lasceremo da sola”.
Il messaggio di affetto è firmato solo con un “Manuela”.
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