Stavolta gli attivisti del Partito Animalista Europeo, dopo aver chiesto quella del sindaco Marino, vogliono la testa del ministro Lorenzin. Perché? Dopo gli undici decessi registrati in seguito alla somministrazione del vaccino anti-influenzale Flaud, prodotto da Novartis, il nome della farmaceutica è alla ribalta. E' stato il farmaco a causare la morte dei pazienti? Eppure, Novartis, era famosa già dal 2009 per via di alcuni affari poco chiari. Ovvero quelli riguardanti la così detta Cupola dei vaccini, organizzazione interessata dalla maxindagine nella quale figura anche Novartis. L'azienda, che dovrà rispondere del reato di truffa aggravata nell'ambito della fornitura al ministero della Salute, ha continuato ad intrattenere rapporti commerciali nell'ambito della sanità pubblica.
"Alla luce di questi comportamenti illeciti il Ministero della Salute avrebbe dovuto sospendere qualsiasi rapporto con la Novartis visto oltretutto che lo stesso Ministero ha richiesto un risarcimento di 1,2 miliardi di euro a tutela degli interessi pubblici. Ma gli stessi rappresentanti istituzionali che avrebbero dovuto vigilare per garantire la salute pubblica sono sotto indagine giudiziaria dalla Procura di Roma", osserva il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli. Corruzione, rivelazione di segreto d'ufficio e falsità ideologica, sarebbero gli illeciti ascritti a "tre scienziati al vertice dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Padova, Igino Andrighetto, Stefano Marangon e Giovanni Cattoli; funzionari e direttori generali del mistero della Salute, Gaetana Ferri, Romano Marabelli, Virgilio Donini ed Ugo Vincenzo Santucci; alcuni componenti della commissione consultiva del farmaco veterinario, Gandolfo Barbarino della Regione Piemonte, Alfredo Caprioli dell’Istituto superiore di sanità, Francesco Maria Cancellotti, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana, Giorgio Poli della facoltà di Veterinaria dell’università di Milano, Santino Prosperi dell’università di Bologna; coinvolta anche Rita Pasquarelli, direttore generale dell’Unione nazionale avicoltura", spiega Fuccelli. Inoltre, stando a quanto emerso dalle "contestazioni della Procura di Roma, la Cupola dei vaccini, sarebbe stata capace "di trasformare le epidemie in un'occasione per alimentare affari e carriere, in una commistione tra uffici pubblici e aziende private senza precedenti", conclude Fuccelli.
Così Beatrice Lorenzin ritorna prepotentemente al centro delle attenzioni del Partito Animalista Europeo. Già due anni fa, all'allora neo ministro della Salute, venne recapitata una diffida ad adempiere. Con quel gesto il Partito Animalista Europeo pretese, ed ottenne, la calendarizzazione ufficiale dei lavori del tavolo tecnico designato a validare i metodi di ricerca in seno allo stesso Ministero. Tavolo che, sulla base dell’accordo siglato in data 4 Aprile dal Pae e dall’ex Ministro Balduzzi, avrebbe dovuto ospitare tre ricercatori antivivisezionisti di fama internazionale, individuati dagli attivisti a seguito di un web plebiscito. Un progetto ambizioso che, come spiega Fuccelli, "la latitanza del ministro Lorenzin, unico soggetto investito del potere di convocare il tavolo in questione, rischiava di mettere in discussione".
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