“La politica non tocchi le Foibe”. È il motto di “Roma non scorda”, fiaccolata organizzata per la Giornata del Ricordo dei martiri della tragedia giuliano-dalmata dal Comitato Italiano del Ricordo, organizzazione che raccoglie ragazzi di scuole e università, esponenti della società civile e comitati di quartiere del Laurentino e dell’Eur.
Partito da piazzale S. Pietro e Paolo, il corteo di circa ottanta persone, dietro lo striscione “20.000 infoibati, 350.000 esuli, Roma non scorda”, ha imboccato viale Umberto Tupini per poi raggiungere piazzale Ferruccio Parri dove le fiaccole dei manifestanti hanno composto la frase “Roma non scorda”.
Il portavoce Marco Pingitore spiega le ragioni dell’evento: “Abbiamo deciso di ricordare il 10 febbraio in maniera apartitica e apolitica”.
Inevitabile il riferimento all’altra manifestazione svoltasi in contemporanea, organizzata da Cuore tricolore: “Il loro è un movimento riconducibile politicamente a La Destra, per questo non manifestiamo insieme”.
Ce n’è anche per il sindaco di Roma Ignazio Marino, in riferimento all’imbrattamento del monumento alle vittime delle Foibe in zona Laurentina:
“Non ci dev’essere memoria di serie A e di serie B – attacca Pingitore – Marino deve condannare l’azione di chi ha oltraggiato e imbrattato il ricordo dei martiri di questa tragedia”.
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