Fondi, (Lt), irruzione Polizia anticaporalato: lavoratori sfruttati senza presidi, due arresti
I due coniugi sfruttavano lavoratori italiani e stranieri in condizioni pericolose e degradanti
Blitz anticaporalato della Polizia questa mattina, 23 aprile. Gli agenti della Questura di Latina e del Commissariato di Fondi, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. L’ordinanza è stata disposta dal Gip di Latina su richiesta della locale Procura nei confronti di un uomo e sua moglie.
L’irruzione della Polizia di Fondi
La misura cautelare nella provincia di Latina nei confronti delle due persone è stato emesso nella stessa mattinata. Esse sono ora indagate per Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro e Violazioni al testo unico sugli stranieri in materia di Lavoro subordinato a tempo determinato e indeterminato.
I poliziotti hanno eseguito un decreto di sequestro di due società agricole, di proprietà dei coniugi. Le proprietà erano anche attive nel settore ortofrutticolo e florovivaistico.
L’indagine
L’indagine sviluppatasi tra i mesi ottobre e novembre dello scorso anno ha evidenziato un collaudato sistema di reclutamento e sfruttamento di numerosi braccianti agricoli, italiani e stranieri. Infatti erano impiegati ed utilizzati con modalità illecite all’esclusivo servizio di due aziende, riconducibili ai due principali indagati.
Dalle dichiarazioni rese proprio dai lavoratori adoperati, dai servizi di osservazione eseguiti, dalla documentazione acquisita e dalla stessa verifica delle retribuzioni corrisposte e’ emerso un quadro allarmante di sfruttamento dei braccianti, con totale disinteresse e spregio, da parte dei due titolari delle aziende, delle effettive condizioni lavorative e con rischio per la stessa incolumità dei lavoratori.
In seguito al blitz della Polizia
Le forze dell’ordine hanno valutato che tutti i soggetti escussi, quali persone offese, hanno fatto emergere circostanze univoche ed idonee a dimostrare le condizioni lavorative degradanti, in ambienti completamente invasi dall’umidità e dal fango, in totale assenza di qualsivoglia presidio antinfortunistico. Lo scrive in una nota la Questura di Latina.