Fontana Trevi, Cecchini: “Le mie gesta distruggono le menti non l’arte”

Intervista a Graziano Cecchini, che a dieci anni di distanza tinge di nuovo le acque di Fontana di Trevi e le sue gesta suscitano sempre scalpore

A dieci anni di distanza Graziano Cecchini tinge di nuovo le acque di Fontana  di Trevi e le sue gesta suscitano sempre scalpore. Additato come il vandalo dei monumenti, lo abbiamo incontrato e abbiamo scoperto che forse non è proprio così. Dieci anni fa l'iniziativa di Cecchini era volta a sottolineare il problema della mancanza di lavoro e la mala gestione della città di Roma, non che oggi siano migliorati, dice Cecchini anzi credo siano peggiorate notevolmente, "Forse tutte le colpe non sono della Sindaca Raggi, ma credo che ci abbia messo del suo per peggiorarla, quest'anno oltre al peggioramento  della città, volevo portare una situazione a me molto cara, i terremotati di Amatrice, che non più di una settimana fa scesi in piazza qui a Roma per l'ennesima volta a manifestare per la situazione ad un anno dal sisma le condizioni in cui versano. Infine la mia collaborazione con la Regione Liguria e la F.I.O.M. di Genova ha portato a conoscenza e contatto diretto con  la situazione dell' Ilva e sull'esubero di ben 14.000 dipendenti, cioè 14.000 famiglie senza reddito… era ora di scendere in campo di nuovo  e di rimettermi all'opera per creare scalpore rispetto a questo immobilismo".

Alla domanda, I media la dipingono come un vandalo, un imbrattatore di opere d'arte, cosa vuol rispondere a loro? "Il mio intento – dice Cecchini – è fare clamore, attirare attenzione verso le cause che ho sempre abbracciato, ma comunque mai e poi mai danneggerei un monumento come Fontana di Trevi e con questo vorrei puntualizzare la mia conoscenza dei materiali usati. Le ricerche che ho fatto mi hanno portato ad usare prodotti di altissima qualità totalmente naturali, pigmenti usati per restauri particolareggiati, che non lasciano tracce e non sono corrosive perché privi di componenti chimici".

* Foto dal profilo Facebook di Graziano Cecchini

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