Fonte Nuova, scoperta officina abusiva per il taglio e la rivendita di auto rubate: due uomini in fuga, uno denunciato

E’ stata recuperata e sequestrata un’automobile rubata pochi giorni prima ad Ostia, ancora in fase di smontaggio all’interno dell’officina, oltre a cinque motori provenienti da altre vetture rubate e più di 200 componenti di carrozzeria

Officina abusiva Fonte Nuova

Officina abusiva, Fonte Nuova

Nel corso dei quotidiani controlli del territorio, i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno scoperto un‘officina abusiva in una zona rurale e isolata del comune di Fonte Nuova, in provincia di Roma, dove venivano smontate e tagliate automobili rubate, con successiva rivendita dei pezzi sul mercato nero. L’operazione si è conclusa con il sequestro di numerosi componenti meccanici e carrozzerie, oltre alla denuncia di uno dei responsabili.

Durante un pattugliamento, i militari hanno notato due uomini intenti a caricare un furgone, riportante i loghi di una nota ditta di spedizioni, con diversi pezzi d’auto, tra cui un blocco motore intero, già imballato e pronto per la consegna. Gli uomini, vestiti con casacche riportanti lo stesso logo dell’azienda di spedizioni, avevano orchestrato nei minimi dettagli il traffico illegale, simulando consegne lecite per eludere i controlli.

Tuttavia, l’intervento tempestivo dei Carabinieri ha interrotto i loro piani, costringendoli a fuggire nelle campagne circostanti.

Uno dei due uomini è stato già identificato e denunciato all’Autorità Giudiziaria di Tivoli, che sta coordinando le indagini. Il complice, invece, risulta ancora in fuga.

Gli accertamenti successivi hanno permesso di recuperare e sequestrare un’automobile rubata pochi giorni prima ad Ostia, ancora in fase di smontaggio all’interno dell’officina, oltre a cinque motori provenienti da altre vetture rubate e più di 200 componenti di carrozzeria e parti meccaniche.

Molti di questi pezzi erano già imballati e pronti per essere venduti, confermando l‘efficienza del sistema di rivendita illecita.

In collaborazione con i Carabinieri Forestali di Monterotondo, sono state eseguite anche verifiche ambientali. È stato accertato che i liquidi di risulta, derivanti dallo smontaggio dei veicoli, venivano sversati senza rispettare le normative ambientali, contribuendo a potenziali danni per l’ecosistema della zona.

L’indagine rimane in corso per identificare eventuali altri complici e tracciare la rete di destinazione dei pezzi sul mercato nero. Il contrasto ai traffici illeciti di auto rubate e la tutela ambientale restano tra le priorità delle Forze dell’Ordine locali.