Formia, ospedale Dono Svizzero: minaccia medico con asta di ferro. Sempre più violenze negli ospedali
Queste gravissime aggressioni non sono episodi sporadici ma manifestazioni acute di un fenomeno sociale in aumento
Un uomo è entrato all’ospedale Dono Svizzero di Formia e ha seminato il panico tra i pazienti e il personale sanitario. Il soggetto di 37 anni a quanto pare senza alcun motivo, ha minacciato uno dei medici di turno in pronto soccorso utilizzando una spranga di ferro.
L’episodio ha richiesto l’intervento dei carabinieri della sezione radiomobile del Norm che hanno denunciato il soggetto all’autorità giudiziaria di Cassino. L’uomo è ora accusato di violenza e minaccia a pubblico ufficiale.
Queste gravissime aggressioni non sono episodi sporadici ma manifestazioni acute di un fenomeno sociale in aumento.
Aggressioni al personale sanitario nel Lazio
Nel Lazio l’ultima aggressione, in ordine di tempo, è avvenuta all’Ospedale Sant’Andrea, dove una donna ha aggredito fisicamente una infermiera. Dopo insulti e calci alle sedie del triage, la “paziente” ha fisicamente aggredito la dipendente ospedaliera fino a provare a strangolarla.
Ma il tema della violenza all’interno dei Pronto soccorso è un problema nazionale e di ordine pubblico.
I sindacati chiedono interventi per aumentare la sicurezza negli ospedali e ripristinare, dove possibile, i presidi interni fissi, che con il trascorrere del tempo sono stati chiusi. Per tutelare sia i sanitari sia i pazienti e familiari in visita dai parenti malati.
L’intervento dell’assessore D’Amato
Per questo l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, ha chiesto al prefetto Matteo Piantedosi un incontro per aumentare la sicurezza negli ospedali proprio con i presidi fissi.
L’assessore D’Amato ha infatti ipotizzato un “daspo urbano” per coloro che aggrediscono il personale sanitario al lavoro nei nostri ospedali.