Formia, il sindaco risponde alla famiglia di Giuseppe: “Fatto il necessario”
“Si era voluto evitare di rispondere pubblicamente, soprattutto per garantire la doverosa riservatezza intorno a delicate questioni familiari”
Formia, a una settimana dalla scomparsa del giovane Giuseppe, il 16enne vittima di un incidente, il sindaco Gianluca Taddeo interviene sulla vicenda. Il ragazzino era in affido temporaneo al sindaco su disposizione del Tribunale dei minori.
Per giorni, dopo la sua morte, i legali della famiglia avevano chiamato in causa il primo cittadino che non avrebbe ottemperato ad alcune disposizioni del Tribunale. Proprio il Tribunale di Roma, lo scorso maggio aveva deciso di affidare il minore all’ente locale, nominando come tutore legale temporaneo il primo cittadino e contestualmente aveva sospeso la potestà genitoriale alla mamma, su espressa richiesta di quest’ultima.
Nei giorni scorsi, il legale della famiglia si era rivolto al sindaco chiedendo risposte e additando l’intera amministrazione di non aver vigilato sul minore tanto che, sempre secondo il legale, non si sarebbe provveduto all’iscrizione di Giuseppe a scuola. Una circostanza che lo avrebbe portato a essere in strada quel mercoledì in cui è rimasto vittima dell’incidente.
Il sindaco prende parola
“Si era voluto evitare di rispondere pubblicamente, soprattutto per garantire la doverosa riservatezza intorno a delicate questioni familiari, sempre seguite con costanza e attenzione dal Comune di Formia e dai servizi sociali“, scrive il Sindaco in una nota e parla di “un evento completamente fortuito e in alcun modo riconducibile o connesso con le attività e con il ruolo svolto da questo Comune“.
Gianluca Taddeo si smarca dalle accuse di abbandono di minore: “Il Comune di Formia ha posto in essere ogni iniziativa e ogni azione necessaria o anche solo opportuna, sempre interloquendo e in condivisione con il preposto tribunale per i minorenni di Roma e con gli altri enti e organismi competenti. Mai e da nessuno fino a ora è stata eccepita alcuna mancanza nei confronti dell’Ente“.
La risposta ai legali e alla famiglia
Le accuse mosse dal legale della famiglia di Giuseppe avrebbero provocato un “grave e ingiustificato danno di immagine al Comune di Formia e a tutta la cittadinanza”, sostenendo che tutti i passi sono stati fatti nella tutela del minore. Infine si rivolge alla cittadinanza, rassicurandoli che “l’attenzione e la dedizione poste dal Comune di Formia verso questo caro minore, scomparso tragicamente, è quanto il Comune riserva quotidianamente e con professionalità a tutti i singoli casi seguiti dalle nostre strutture”.
Ma Giuseppe non era iscritto a scuola
Ci sono due cose che in questa storia non sono chiarite, Giuseppe non era di fatto iscritto a scuola. Il dovere di adempiere all’iscrizione era in carico al tutore, dunque il primo cittadino dato che la mamma era priva di potestà genitoriale. Inoltre fino a quando era sotto la custodia materna, Giuseppe godeva della Legge 104 ma alla visita di rinnovo per la scadenza annuale, nessuno del Comune si era attivato per predisporre le pratiche amministrative in relazione alla visita medica nonostante la madre avesse avvisato i servizi sociali.