Alle 15.30 di ieri, a Roma, 12 militanti di Forza Nuova si sono introdotti nel cortile della sede della testata giornalistica “L’Espresso – Repubblica”, a via Cristoforo Colombo 90. Gli stessi, incappucciati e travisati con maschere di colore bianco, oltrepassato il cancello di ingresso, hanno acceso fumogeni colorati e hanno esposto uno striscione riportante la frase “Boicotta L’Espresso – La Repubblica”.
Contestualmente hanno sventolato bandiere con il simbolo di “Forza Nuova” e, con un megafono, hanno scandito slogan inneggiando alla liberazione di “Giuliano, Consuelo e Simone” (da intendersi per Giuliano Castellino, Consuelo Benedetti e Simone Pomponi, tutti appartenenti al sodalizio in questione ed attualmente agli arresti domiciliari). Lo rende noto la Questura di Roma.
L’azione ha avuto la durata di tre minuti circa ed è stata ripresa in tutte le fasi dalle numerose telecamere di cui e’ provvista la sede del giornale; al termine i contestatori si sono allontanati senza arrecare danni a cose e persone e senza mai avvicinarsi alle porte dei locali della redazione che comunque nel frattempo erano state bloccate.
Nell’immediatezza dei fatti personale della Polizia di Stato ha fermato una noto militante di Forza Nuova prima che si allontanasse, mentre la Digos di Roma ha subito individuato altri due componenti del gruppo, fra i quali una donna. I tre sono stati sottoposti nella serata di ieri a perquisizione locale e personale; è stata inoltre perquisita la sede del movimento Forza Nuova, ubicata in via Taranto 57.
Contestualmente è stata avviata specifica attività finalizzata ad identificare gli altri responsabili dei blitz attraverso una meticolosa visione dei filmati a disposizione all’esito della quale sono state riconosciute ed identificate altre 6 persone, tutte note appartenenti al predetto movimento, sottoposte a perquisizione personale e locale nella mattinata odierna. La maggior parte dei predetti sono anche noti tifosi ultras della Lazio, alcuni già sottoposti a Daspo.
E’ stato sequestrato materiale documentale di particolare interesse investigativo all’esame degli uomini dell’antiterrorismo nonché bandiere del partito politico greco Alba Dorata, croci celtiche, un busto di Mussolini, immagini di Hitler. Dei fatti è stata subito informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma e tutti i soggetti individuati come partecipi all’azione e poi perquisiti sono stati deferiti per i reati di violenza privata, minaccia, accensioni ed esplosioni pericolose, manifestazione non autorizzata e travisamento. Sono in corso ulteriori indagini da parte della Digos di Roma mirate all’identificazione degli altri correi. Tutti gli indagati verranno sottoposti a Daspo.
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