Francesco

di Remo Sabatini

“La Storia si è fermata a Roma”. Mai, almeno negli ultimi secoli, si erano verificati eventi eccezionali come quelli accaduti nella Capitale italiana che per un paio di mesi è stata la Capitale del Mondo intero.
Un Papa, Benedetto XVI, che si dimette! Un nuovo Papa sul quale nessuno, o quasi, avrebbe scommesso un baiocco e che sceglie di chiamarsi Francesco! Episodi che, a ripensarci ora, a “giochi” fatti, sembra passato un secolo… Episodi che, a ripensarci ora, sembra passato un attimo…

Con il Vescovo di Roma Emerito a Castelgandolfo davanti alla tv, la folla sterminata ha atteso sotto una pioggia incessante che il comignolo più famoso della Terra colorasse di bianco il tetto vaticano.
Quel bianco sarebbe arrivato all'ultimo secondo, ormai notte, voluto, sperato…inaspettato.
E allora la piazza tornava ad essere gremita, festante, urlante. Lacrime miste ad una pioggia che sarebbe cessata come d'incanto, come fosse un piano prestabilito dallo stesso misterioso autore che aveva elettrizzato il Cupolone dopo le dimissioni del successore di Papa Karol.
La Loggia delle Benedizioni avrebbe ospitato un nuovo successore di Pietro, ormai pochi minuti e tutti avrebbero saputo.

Italiano o straniero? Bianco o nero? Tutti i giornali, anche quelli che,almeno da ottocento anni, di settimana in settimana, raccontano episodi più o meno vari della vita di Padre Pio, si erano dati da fare per le solite “Papanomine” tra una soubrette e l'altra, tra un lato B e l'altro, tra una paternità da assegnare e l'altra…
Poi, quel nome… in latino! Boh!! E poi quell'altro, sempre in latino, ma più italiano… Francesco!
“Francesco! Francesco chi?” La piazza e le tv spiazzate! Certo che sì, uno come Francesco, oggi, non è un nome facile da comprendere al volo. Stavolta il fulmine aveva colpito più in basso… alla base, nelle fondamenta!

La semplicità disarmante con la quale si è presentato il nuovo Pontefice, o meglio, per dirla con parole sue, “il Vescovo di Roma” è stata disarmante, avvolgente… bene augurante.
Tutti i problemi della Chiesa di Roma, anche i più terribili e imperdonabili, per un attimo, sarebbero stati cancellati da quel “fratelli e sorelle…buonasera.”.

Francesco…un nome impegnativo, un nome pieno di significati che, ormai, sembrano diventati lontani anni luce, quasi appartenenti ad una specie di Preistoria moderna da studiare alle elementari. Un nome che significa anche vicinanza e rispetto per le creature del Creato che non sono solo gli uomini, di qualsiasi colore e Paese siano, ma anche gli altri esseri viventi… di qualsiasi specie e pelliccia e ordine siano…

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