Politica

Frascati, nuova sede per Protezione civile

“Una nuova e attrezzata sede per la Protezione civile di Frascati, sufficientemente spaziosa e antisismica, affinché i benemeriti volontari che ne fanno parte siano sempre più organizzati, pronti a intervenire in aiuto della popolazione in caso di calamità, incendi e particolari situazioni meteorologiche, a cominciare dal rischio neve. Una sede degna di questo nome, che rispetti le norme di sicurezza, eventualmente in grado di ospitare anche i volontari della Croce Rossa Italiana e delle altre organizzazioni del soccorso, dove ricoverare mezzi meccanici e materiale di pronto intervento. Frascati è un Comune classificato a rischio terremoto 2B, vale a dire con pericolosità sismica media, dove secondo gli esperti possono verificarsi terremoti abbastanza forti. In Italia dobbiamo prendere coscienza che piangere dopo le tragedie non serve a nulla, che è importante investire sulla cultura della prevenzione e sulla sicurezza delle infrastrutture, in primis sulle scuole, per fare in modo che agli eventi naturali si possa rispondere in maniera adeguatamente organizzata. Il sindaco è il primo responsabile delle attività di Protezione civile e l’MPT, se sarà premiata dal voto dei cittadini di Frascati, impegnerà molta energia e risorse in questo delicato settore”.

Questa la dichiarazione di Fabio Polli, candidato sindaco del Movimento Popolare Tuscolano, rilasciata dopo l’incontro che si è svolto nei giorni scorsi con la dirigenza del Gruppo CB Falco Frascati, l’associazione di volontariato che dal 1989 svolge egregiamente e con grande impegno il servizio di Protezione civile sul territorio.

“L’urgenza di intervenire su questa materia – spiega Polli – è sottolineata quotidianamente dai telegiornali, che ci mostrano come l’Italia sia ormai un Paese ad alto rischio idrogeologico. I servizi giornalistici ci ricordano anche che i danni procurati dai terremoti su popolazioni e infrastrutture possono essere maggiori se non c’è prevenzione. La cementificazione del territorio, avallata da una classe dirigente che ha speculato senza vergogna, ora crea enormi disagi a tutti noi, ma dobbiamo avviare un percorso virtuoso basato sulla cultura del ‘mai più’, della prevenzione e della sicurezza. Per questo – sottolinea il candidato sindaco del movimento civico – dobbiamo dire grazie ai tanti volontari che a Frascati, come in tutta Italia, si prodigano per garantire a tutti noi un servizio così importante”.

“La Protezione civile di Frascati – ha detto Francesco Grande, presidente del Gruppo Falco, i cui volontari sono coordinati dall’ esperto Giulio Di Giulio – è capofila del Centro Operativo Intercomunale (C.O.I.) dell’area tuscolana e coordina gli interventi delle sezioni di Grottaferrata, Monte Porzio, Monte Compatri, Rocca di Papa e Rocca Priora. Alcune di queste realtà sono di diretta emanazione comunale, mentre altre sono come noi costituite da volontari. Nel caso di grandi problemi interviene il Dipartimento nazionale di protezione civile che a cascata si rapporta con i dipartimenti regionali e quindi con chi sta sui territori. Loro dispongono di tutto ciò che è necessario in questi casi e se serve allestire una tendopoli il materiale arriva direttamente da loro. Noi abbiamo recuperato delle tende dai campi allestiti a L’Aquila, ma non siamo molto organizzati né abbiamo gli spazi sufficienti per organizzare un magazzino con tale materiale, come ad esempio lettini da campo. Il Comune di Frascati, con il quale collaboriamo attivamente e dal quale riceviamo un piccolo contributo per le nostre attività, largamente insufficiente ai nostri bisogni essenziali, dall’ assicurazione dei nostri mezzi alla benzina, ci ha assegnato un terreno pubblico in via Luzi, a Vermicino, ma non siamo nelle condizioni economiche di realizzare una sede attrezzata e funzionale allo scopo. Tra l’altro, e lo abbiamo visto quando è nevicato recentemente, per noi raggiungere via Luzi, dove sarebbero posizionati i mezzi di soccorso, diventerebbe molto difficile, per cui ben vengano altre soluzioni tecniche e logistiche. Attualmente, in particolare, avremmo urgente bisogno di potenziare il ponte radio con il quale ci colleghiamo con le altre associazioni in situazioni di emergenza. Essere in contatto, ad esempio in mezzo a un incendio, vuol dire mettere maggiormente in sicurezza i nostri uomini e la popolazione”.

“L’attuale e precaria sede assegnata alla Protezione civile nell’ ex piscina di Villa Torlonia – dice Silvio Salvini, architetto e docente universitario, che per l’MPT ha partecipato all’incontro insieme a Polli e al sig. Massimo Biazzetti – non è assolutamente idonea. Nel caso di forte terremoto, la vecchia struttura in cemento all’ingresso della piscina potrebbe crollare e i mezzi di soccorso non riuscirebbero più ad uscire. Noi proponiamo di localizzare la nuova sede nella zona di Grotte Portella, o anche come chiedono gli stessi volontari sotto Cocciano. Tra l’altro a Grotte Portella potrebbe ottenere i finanziamenti del Provveditorato regionale alle opere pubbliche per ospitare anche una base di elisoccorso strategica per tutto il comprensorio e il vicino Policlinico di Tor Vergata. Una nuova e moderna sede darebbe rinnovata forza a tutto il settore e magari potrebbe anche avvicinare nuovi volontari da formare oggi per il futuro ricambio generazionale”.

Da settimane impegnato in numerosi incontri con le realtà associative del territorio, Polli sta cercando di comprendere al meglio la situazione che potrebbe ereditare a maggio 2014, quando avranno luogo le nuove elezioni Amministrative. “Da oltre 20 anni – dice il giornalista tuscolano – seguo le vicende di Frascati e dei sette comuni dell’area contermine e tante vicende le conosciamo bene perché abbiamo scritto fior di articoli su di esse. Stiamo entrando sui singoli settori chiedendo e ottenendo dagli operatori grande attenzione sulle nostre proposte. Altrettanto stiamo facendo noi registrando le varie segnalazioni e lamentele. A Frascati lavorano giornalmente professionisti e volontari dalle grandi qualità, persone che meritano di essere sostenute e premiate”.

“Tra l’altro – conclude Polli – lo spostamento della Protezione civile da Villa Torlonia, e contestualmente anche quello della società Atletica Tusculum, per la quale si può pensare a uno spazio nel futuro nuovo centro sportivo, si rende necessario per centrare l’obiettivo di riaprire la storica piscina di viale Fausto Cecconi, guarda il caso chiusa per i danni subiti dallo sciame sismico che colpì i Castelli romani nel 1981”.

Redazione

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