Frascati, primarie PD: i commenti di Polli e Di Tommaso
Il sindaco: centrosinistra diviso in tre parti. Il candidato del MPT: ora grande alleanza tra forze civiche e moderate
Come prevedibile, il mondo politico frascatano è ancora in fermento dopo le primarie del centrosinistra, vinte di misura da Alessandro Spalletta su Roberto Mastrosanti e il sindaco uscente Stefano Di Tommaso. Quest'ultimo ha diffuso un comunicato dal quale si evince che le polemiche che hanno caratterizzato la campagna elettorale sono tutt'altro che alle spalle.
"Le primarie tenutesi domenica scorsa – ha scritto il prim cittadino – hanno consegnato alla Città un centrosinistra sostanzialmente diviso in tre parti di analogo peso. E' un dato che deve far riflettere tutti i protagonisti di questa vicenda, a cominciare da quanti hanno creduto di poter risolvere ogni problema attraverso una sfida che avrebbe dovuto avere un vincitore e dei vinti. Così non è stato, anche perché il voto delle primarie sarebbe stato inquinato, come anticipato dalla stampa, da una significativa partecipazione di elettori e dirigenti idealmente lontani dal centrosinistra con risultati decisivi per l’esito delle stesse. Voti che alle elezioni di maggio non si riproporranno. Si tratta di un aspetto grave su cui i partiti del centrosinistra dovrebbero riflettere anziché girare lo sguardo altrove, essendo questo un fenomeno verificatosi in tanti comuni".
"Sono in ogni caso felice – sostiene Di Tommaso – del sostegno avuto da tantissimi cittadini, che prima mi hanno spinto a partecipare comunque alle primarie nonostante le mie perplessità riproposte anche due giorni prima del loro svolgimento, poi hanno confermato il loro apprezzamento con il voto ed infine, dopo l'esito, mi hanno attestato la loro stima e solidarietà attraverso i tanti messaggi che mi stanno pervenendo in queste ore".
"Ringrazio con affetto – chiude il sindaco – tutte le persone, le associazioni, i partiti e movimenti, i consiglieri e gli assessori che mi sono stati vicini e a loro voglio confermare, ancora una volta, il mio personale impegno fino all'ultimo giorno, come se fosse il primo. Un impegno per garantire un'equa e socialmente sostenibile applicazione dei nuovi tributi introdotti dalla Legge di Stabilità (evitando decisioni commissariali che avrebbero carattere meramente tecnico) e per consegnare una Città che in questi anni, nonostante la grave crisi generale e la progressiva riduzione delle risorse, ha proseguito il processo di crescita precedentemente avviato, arricchendo il patrimonio, erogando i servizi con regolarità, realizzando opere, migliorando l'ambiente e risanando il territorio, il tutto mantenendo sempre il bilancio in equilibrio. Mi auguro che Frascati, così come avvenuto nelle ultime stagioni, grazie anche al ruolo fondamentale del mio partito, continui ad essere governata in modo attento, responsabile e competente."
La battaglia interna al centrosinistra è stata seguita con attenzione anche dalle altre forze politiche. Fabio Polli, candidato del Movimento Popolare Tuscolano e della lista Frascati Nostra, ha tratto delle precise conclusioni sul voto del 9 marzo:
"Come tutti i cittadini di Frascati – ha affermato il noto giornalista frascatano – ho seguito attentamente l’evolversi della “lotta di potere” fra i candidati alle Primarie della coalizione di centrosinistra. Non me la sento, al momento, di esprimere giudizi sui singoli in merito ai risultati perché la situazione può riservare ancora delle sorprese, purtroppo a danno dei cittadini che si sono democraticamente espressi. Comunque ognuno, a casa propria, fa come meglio crede. Complimenti e auguri, sportivamente, a chi ha vinto, mi dispiace per chi ha perso. Tuttavia qualche spunto di riflessione dal risultato complessivo lo abbiamo ottenuto allorquando notiamo che le due proposte pseudo-nuoviste (Spalletta e Mastrosanti) hanno prevalso su quella di Di Tommaso, sindaco uscente, che dopo essere stato rinnegato dal PD, il suo partito, ha provato a giocarsi comunque la carta della partecipazione alle elezioni Primarie".
"L'affermazione – prosegue Polli – delle proposte di rinnovamento, decisamente "farlocche" in quanto avanzate da attuali amministratori della giunta Di Tommaso o sostenute dai "poteri forti" del PD interessati alle grandi lottizzazioni sui terreni dei frascatani, sottolinea che anche tra gli elettori del centrosinistra c'è grande disaffezione verso una classe dirigente delegittimata e ormai alla fine del suo ciclo storico. Ritengo che dall’evento sia scaturito un importante e chiarissimo messaggio per le nostre liste civiche e per tutte quelle forze civiche e politiche che non si riconoscono nell'esperienza di governo Posa-Di Tommaso, che va a concludersi.
"Le elezioni Comunali del prossimo 25 Maggio – si legge nella nota del Movimento Popolare Tuscolano – sono un'imperdibile occasione per la nostra "Grande Alleanza" per il rilancio della Città di Frascati, sulla quale lavoriamo ormai da mesi. A condizione che tutte le varie componenti si uniscano con un unico obbiettivo, ovvero quello di far confluire i voti su un'unica coalizione e su un unico Candidato Sindaco, a fronte di un valido e condiviso Programma di governo della nostra Città. Solo in questo modo si potrà eleggere un Sindaco, una Giunta e un Consiglio Comunale forte e autorevole, che finalmente possano dare una svolta a Frascati, ricollocandola nel ruolo di Porta di Roma e dei Castelli Romani, andato perduto negli anni a causa di una scellerata classe dirigente autoreferenziale".
"La Grande Alleanza – ha spiegato Fabio Polli – che immagino e auspico da tempi non sospetti (addirittura da prima della costituzione del Movimento Popolare Tuscolano), deve essere basata soprattutto sulla fiducia reciproca e sulla consapevole necessità di fare squadra contro un gruppo oligarchico che da troppo tempo occupa le stanze del potere dimenticando i problemi della Città e dei suoi cittadini. Visto il momento di grande sfiducia dei Cittadini in generale e, in particolare, tra quelli di Frascati, ho più volte sollecitato un rinnovamento nelle persone e nei programmi, riavvicinando l’opinione pubblica alla vera "politica dei fatti" e non delle sole parole. Con queste premesse, mi sono messo totalmente a disposizione dei Cittadini e delle organizzazioni civiche e politiche locali quale promotore di un nuovo progetto che possa aggregare tutti quelli che credono fortemente nel rilancio economico e d'immagine della nostra Città. Con molta umiltà, ritengo che questa sia l’unica strada da seguire, se si vuole raggiungere il risultato ampiamente desiderato dai Cittadini frascatani. Le Primarie, come nuovamente dimostrato, sono soggette a forti contraddizioni e finiscono per dividere più che unire. Se si ragiona con serenità e si aspira veramente alla vittoria elettorale, credo che una Candidatura nata tra la gente e per la gente, di vera rottura rispetto al passato, possa essere quella maggiormente condivisa".
"Per ben governare – seguita il leader del Movimento Popolare Tuscolano – bisogna conoscere non solo profondamente i veri e gravi problemi della Città, tenere aggregate persone di qualità con vasta esperienza amministrativa, ma anche essere a conoscenza dei retroscena che fino a oggi hanno influenzato, nel bene e nel male, la politica frascatana e tutto il variegato mondo che gli ruota intorno. Il rinnovamento passa, ovviamente, anche attraverso un coraggioso e apprezzabile passo indietro da parte di quanti oggi lavorano allo stesso nostro obiettivo ma da posizioni più difficoltose, per trascorsi e appartenenze troppo marcate o esperienze ancora da consolidare. Saranno costoro, se non vorranno essere quelle risorse di "prima qualità" nella sempre più necessaria "Grande Alleanza", ad assumersi la responsabilità di perdere questa irripetibile occasione di dare un sostegno concreto ai cittadini di Frascati, perché scelte diverse andranno contro i loro stessi interessi di amministratori e politici finalmente in grado di dimostrare il loro valore governando la Città di Frascati".
"La "Grande Alleanza" – conclude Polli – serve oggi alla Città di Frascati, più che a noi stessi. Siamo chiamati a un impegno storico e non rinviabile per dare un futuro di certezze alla nostra Comunità, ai nostri figli,ma chi deve essere sostenuto in un momento difficile per tutti. Per domani, per noi stessi, per i nostri sogni da realizzare, faremo tutti ciò che Dio vorrà, ma oggi dobbiamo stare uniti".