Frascati, un nuovo progetto internazionale nei Laboratori Nazionali: si chiamerà EuPRAXIA
Si propone lo studio per la realizzazione di nuovi acceleratori di particelle basati sulla tecnologia del plasma, con applicazioni innovative
I Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) si confermano come uno dei poli di eccellenza della ricerca scientifica in Europa grazie al progetto EuPRAXIA, una delle iniziative più ambiziose nel campo della fisica e dell’innovazione tecnologica. Il progetto, di portata internazionale, si propone di realizzare una nuova generazione di acceleratori di particelle compatti basati sulla tecnologia del plasma, con applicazioni innovative non solo nella ricerca fondamentale, ma anche in ambiti industriali strategici.
EuPRAXIA, svolta nella fisica applicata
L’annuncio ufficiale è avvenuto con la firma di un accordo di collaborazione quadriennale tra il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), la Regione Lazio e l’INFN, alla presenza della Ministra Anna Maria Bernini, della Vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli e del Presidente dell’INFN Antonio Zoccoli. Il progetto porterà oltre 10 milioni di euro di finanziamenti per il potenziamento delle infrastrutture dei Laboratori di Frascati, cofinanziati dalla Regione Lazio tramite il Programma FESR 2021-2027.
EuPRAXIA (European Plasma Research Accelerator with Excellence in Applications) rappresenta un punto di svolta nel campo della fisica applicata. Si tratta di un progetto ambizioso che punta a creare un acceleratore di particelle più compatto, più economico e più versatile rispetto agli acceleratori tradizionali. A differenza dei grandi colossi come il CERN di Ginevra, questi nuovi acceleratori si basano sull’innovativa tecnica di accelerazione al plasma, una tecnologia capace di ottenere prestazioni elevate in spazi ridotti.
Gli acceleratori di particelle sono strumenti chiave per lo studio della materia a livello subatomico. Consentono di accelerare particelle a velocità prossime a quella della luce, facendole poi collidere per analizzarne la struttura e i comportamenti. La tecnologia EuPRAXIA permette di ridurre significativamente le dimensioni e i costi degli acceleratori, aprendo la strada a una loro applicazione non solo nella ricerca scientifica, ma anche in settori industriali strategici. “Un acceleratore tascabile”, come lo hanno definito gli esperti, con potenzialità enormi sia per la fisica fondamentale che per le applicazioni industriali, mediche e ambientali.
I dettagli del progetto EuPRAXIA
Il progetto EuPRAXIA è coordinato dall’INFN e coinvolge un consorzio di oltre 50 istituti di ricerca europei. L’obiettivo principale è quello di sviluppare un acceleratore compatto che possa essere utilizzato per una vasta gamma di applicazioni. Le finalità sono molteplici:
- Ricerca fondamentale: supporto agli studi di fisica delle particelle e della materia subatomica;
- Applicazioni biomediche: sviluppo di tecnologie avanzate per la radioterapia oncologica e la diagnostica medica;
- Industria dei materiali: analisi della composizione dei materiali e nanofabbricazione;
- Monitoraggio ambientale: studio dei gas atmosferici e degli inquinanti;
- Innovazione aerospaziale: supporto allo sviluppo di tecnologie di nuova generazione per l’aerospazio.
I Laboratori Nazionali di Frascati hanno una lunga tradizione di eccellenza nel campo della fisica nucleare e delle tecnologie di accelerazione. Qui, nel 1959, venne costruito il primo sincrotrone italiano, un acceleratore di alta energia che rappresentò un punto di svolta per la ricerca scientifica nazionale.
Grazie al progetto EuPRAXIA, Frascati si candida a diventare il centro italiano di riferimento per gli acceleratori di particelle avanzati. Il progetto prevede la realizzazione della linea ARIA (Advanced Radiation source for Interactions Analysis), che utilizzerà una fonte di radiazione basata su laser a elettroni liberi. Questa tecnologia consentirà applicazioni pratiche in ambiti cruciali come:
- Biologia e dinamica molecolare, con ricadute nella ricerca farmaceutica e nello studio di materiali biologici;
- Studio dell’atmosfera, per analizzare i gas inquinanti e le loro interazioni;
- Nanofabbricazione, necessaria per la produzione di materiali innovativi e avanzati.
Zoccoli: “Salto tecnologico oltre la ricerca fondamentale”
Questa nuova linea, finanziata in parte dai fondi del Programma FESR 2021-2027, vedrà la collaborazione tra INFN, Ministero dell’Università e Regione Lazio, con un contributo complessivo di 10 milioni di euro.
Il Presidente dell’INFN, Antonio Zoccoli, ha sottolineato l’importanza del progetto per la scienza e l’industria: “Questo progetto rappresenta un salto tecnologico cruciale, con applicazioni che vanno ben oltre la ricerca fondamentale. I Laboratori di Frascati sono il luogo ideale per realizzare questa visione, grazie alle loro competenze e tradizione”.
Anche la Vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli, ha evidenziato l’importanza del progetto per il territorio e il sistema produttivo: “Le tecniche di accelerazione al plasma che si svilupperanno e applicheranno in EuPRAXIA rappresentano un’eccellenza strategica per il nostro territorio. Questo consentirà a ricerca e imprese di accedere a tecnologie di avanguardia mondiale, con ricadute nei settori farmaceutico, biomedicale e aerospaziale”.
Il progetto EuPRAXIA non è solo un investimento in ricerca scientifica, ma un’opportunità per attrarre talenti e imprese sul territorio di Frascati e nella Regione Lazio. L’obiettivo è trasformare il Lazio in un hub internazionale dell’innovazione tecnologica, con ricadute economiche dirette in termini di occupazione, competitività e sviluppo industriale.
Si stima che il progetto possa attirare ricercatori e aziende interessate a utilizzare le nuove tecnologie di accelerazione per scopi industriali e medici. EuPRAXIA non è quindi solo un progetto scientifico, ma un motore di crescita economica e prestigio internazionale per l’Italia.