Fratelli d’Italia: dimissioni di De Salazar
Il consigliere eletto in 2 Municipi e in 2 diverse liste non si dimette: FDI lancia l’ultimatum
Aveva annunciato che si sarebbe dimesso Francesco De Salazar, il consigliere Municipale in grado di reggere due incarichi in due Municipi differenti, tanto che, alle scorse elezioni amministrative si era fatto eleggere sia nel II Municipio sia nel XII, e, per giunta, con due liste diverse: Fratelli d’Italia e Alfio Marchini Sindaco.
Ma ora fa marcia indietro: De Salazar ha deciso di abbandonare solo uno dei due Municipi (il XII), mantenendo comunque per sé l’incarico di consigliere nel II, dove era stato eletto nelle liste del partito di Giorgia Meloni.
Dopo aver appreso la notizia, Fratelli d’Italia ha lanciato l’ultimatum: dimissioni a tutti i costi.
“Fratelli d’Italia chiede a Francesco De Salazar di mantenere la parola data – si legge in una nota di Marco Marsilio, portavoce regionale di Fratelli d’Italia Lazio – e di tener fede alle sue dichiarazioni, rinunciando all’incarico di consigliere nel Municipio II”.
“La doppia candidatura in due partiti politici differenti – ha aggiunto Marsilio – e che perseguono obiettivi e finalità diametralmente opposti tra loro, è una pratica vergognosa che contrasta con i principi ispiratori e la filosofia alla base del nostro movimento. FDI si considera parte lesa in questa vicenda e denuncerà De Salazar per falso e chiederà conto con una richiesta di risarcimento per il danno di immagine arrecato a Fratelli d’Italia se De Salazar non accoglierà questo ultimo appello”.
Dello stesso parere anche Fabio Rampelli, cofondatore e vicepresidente dei deputati di Fratelli d’Italia.
Arriva però pronta e immediata anche la replica di De Salazar, che sostiene, invece, di essere l’unico danneggiato nell’immagine da tutta questa storia, e addossa tutte le colpe ai vertici del partito.
Come se Marchini o Meloni fossero responsabili dell’arrivismo che caratterizza molti dei politici nostrani tanto che, non vedendosi accettata la candidatura nel proprio Municipio e con il proprio partito, non ci mettono molto ad accettare proposte di altri, come è successo proprio a De Salazar.