Frosinone (3-4-1-2): Vigorito; Brighenti, Ariaudo, Terranova; M. Ciofani, Chibsah (38′ st Frara), Maiello, Beghetto (25′ st Crivello); Ciano (10′ st Koné); Dionisi, D. Ciofani. A disposizione: Zappino, Palombo, Krajnc, Russo, Paganini, Soddimo, Matarese, Citro, Volpe. Allenatore: Longo.
Ascoli (3-5-1-1): Agazzi; De Santis, Padella, Gigliotti; Mogos, Addae, Buzzegoli, Martinho (5′ st Kanouté), Baldini (23′ st Mignanelli); Clemenza (7′ st Ganz); Monachello. A disposizione: Lanni, Venditti, Diop, Bianchi, Carpani, Lores Varela, Castellano, D’Urso, Perri. Allenatore: Cosmi.
Arbitro: sig. Lorenzo Illuzzi di Molfetta; assistenti: sigg. tarcisio Villa di Rimini ed Edoardo Rispoli di Livorno; IV Uomo sig. Livio Marinelli di Tivoli.
Canta la Curva Nord, vince all’inglese anche non brillando il Frosinone. Che svolge però alla perfezione i compiti a casa della domenica: vola a braccetto con l’Empoli in vetta alla classifica, a +6 dal Palermo. La prima fuga vera della stagione. Ed è quello che più conta. E’ stata la domenica dei gol firmati dai bomber Dionisi (6 reti) e Daniel Ciofani (12), è stata la domenica di Mauro Vigorito che para un rigore e compie almeno tre interventi altrettanto portentosi che evitano il ritorno di fiamma della squadra di Cosmi.
Nel Frosinone indisponibili ancora Sammarco e Gori ai quali si sono aggiunti nella settimana di avvicinamento alla gara Bardi e Besea. Esordio stagionale tra i pali per Vigorito, l’ultima partita ufficiale il 14 maggio 2017 con la maglia del Vicenza a Cittadella. La formazione per dieci-undicesimi è quella delle ultime settimane, il modulo è lo stesso di sempre da inizi stagione. Davanti all’estremo difensore sardo la cerniera difensiva è guidata da Ariaudo, ‘bracci corti’ Terranova e Brighenti. In mezzo al campo Maiello alla sua 200.a partita tra i professionisti, al suo fianco Chibsah, alla sua quinta gara di fila anche per la indisponibilità di Gori. Esterni ancora una volta Matteo Ciofani e Beghetto. Nel tridente atipico Ciano in rifinitura, Dionisi e Daniel Ciofani terminali offensivi nel cuore della difesa marchigiana. Nell’Ascoli non ci sono Cherubin, l’ex Mengoni e l’attaccante scuola-Juve, Rosseti. In panchina il ciociaro Lanni, Cosmi gli preferisce Agazzi. Cosmi lascia in panchina Ganz. E si affida ad un 3-5-1-1. Davanti all’esperto portiere ex Triestina, Padella è il centrale, De Santis e Gigliotti i ‘bracci corti’. In mezzo al campo regia nei piedi di Buzzegoli, Mogos e Baldini sono i cursori, Addae e Martinho gli interni. Alle spalle dell’ex atalantino Monachello c’è Clemenza, scuola-Juve, preferito all’ex pescarese e a Lores Varela.
L’Ascoli inizia più sbarazzino e così il primo pallone della gara è di Vigorito, un cross telefonato di Mogos dalla destra che l’estremo difensore para comodamente. Ma la prima grande occasione della gara è per Dionisi: rilancio lungo di Beghetto, l’attaccante prende alla spalle la difesa ma qualche metro dentro l’area incrocia troppo il destro e la palla esce di un metro. Al 5′ altra replica del Frosinone, ancora una palla lunga e stavolta Dionisi va ad intralciare la corsa di Matteo Ciofani invece di spostarsi al centro per raccogliere il taglio dell’esterno. Ma il gol è nell’aria e arriva al 6′: l’Ascoli si rifugia in angolo, Ciano pennella in mezzo, sul colpo di testa di Ariaudo libera la retroguardia marchigiana, si avventa sulla sfera Chibsah che di destro impegna Agazzi in una respinta alla meno peggio e a Dionisi non resta che appoggiare in rete. La squadra di Cosmi si libera dai lacciuoli difensivi, al 9′ Addae vede al centro Martinho e lo serve con un passaggio ad uscire sul limite dell’area, bravissimo Matteo Ciofani a leggere l’azione e ad anticipare il brasiliano. E’ sempre la squadra di Longo a dettare lo spartito, Ascoli in evidente difficoltà quando i giallazzurri dispiegano le ali partendo dai recuperi in mezzo al campo di Chibsah e Maiello. Al 16′ Dionisi cerca e trova una veronica sulla trequarti ma perde palla, Buzzegoli taglia il campo da posizione centrale e cede ad Addae, sinistro che Vigorito addomestica in due tempi.
Il Frosinone controlla la gara con (anche troppa) eleganza, la squadra di Cosmi prima di prova con Clemenza da fuori (deviazione di Brighenti e parata di Vigorito) e poi affonda. Corre il 22′ quando Dionisi tutto spostato sulla destra del fronte di attacco finta e controfinta due volte su Baldini, cross per il colpo di testa di Daniel Ciofani e palla alla destra di Agazzi, battuto per la seconda volta. Imparabile la rete numero 12 in stagione dell’ariete abruzzese. In campo c’è solo la squadra in maglia gialla che predilige le corsie centrali. Sontuoso al 27′ il tocco telecomandato di Maiello uscito tra una selva di gambe sotto la tribuna centrale, Gigliotti in diagonale al limite evita che la palla del possibile 3-0 arrivi a Ciano. C’è spazio e gloria per Vigorito al 30′ quando con un gran colpo di reni alla sua sinistra va a deviare una punizione di Gigliotti dai 23 metri. Troppo impalpabile fino a quel momento l’Ascoli per essere una squadra che lotta con i denti per non retrocedere e così cerca di farsi più intraprendente la formazione marchigiana. Anche per la ‘complicità’ di un Frosinone che si sente già con i tre punti in tasca. E mette i remi in barca. Alla mezz’ora prima rischia la squadra di Longo dopo un fraseggio ‘sui generis’ tra Chibsah e Vigorito con il portiere che sparacchia in tribuna. E poi al 32′ l’Ascoli da azione d’angolo sfiora ancora la rete: palla di Buzzegoli dalla bandierina sotto la Tribuna Est, Addae da due metri schiaccia ma la sfera rimbalza e si alza sulla traversa. Le palle inattive continuano a creare qualche allarme nella retroguardia di Longo. Sull’azione successiva il Frosinone però reclama un rigore: Beghetto sventaglia da sinistra a destra dove c’è Dionisi che al momento di colpire la palla in elevazione viene toccato da Baldini, per Illuzzi è tutto regolare. C’è tempo per la squadra di Cosmi di rimediare un giallo con Monachello che all’altezza del cerchio del centrocampo commette un fallaccio ai danni di Ariaudo. A 1″ dal 45′ – con Cosmi quasi alla disperazione, mani in tasca davanti alla sua panchina dopo essersi sbracciato a lungo – un rigore per fallo di mano di Terranova è un regalo sul piatto d’argento: dal dischetto va Buzzegoli ma Vigorito non batte ciglio e devia alla sua sinistra, mandando tutti al riposo sul 2-0 per la squadra di Longo che dalla mezz’ora in poi ha peccato di sufficienza.
Si ricomincia e al 5′ Cosmi toglie Martinho e lancia Kanouté. Il Frosinone che nei primi minuti fa possesso palla, improvvisamente riprende a rischiare perché è un po’ molle sulla propria sinistra e troppo sufficiente al centro dell’area: al 6′ cross di Mogos, colpo di testa di Kanouté e gran balzo di Vigorito che devia in angolo un pallone destinato in fondo al sacco. La formazione giallazzurra si sveglia e all’8, Dionisi se ne va a destra e ci vuole un’uscita kamikaze di Agazzi ad evitare il 3-0. Nell’Ascoli dentro anche Ganz, Longo risponde con Koné che prende il posto di Ciano. Frosinone che rinforza la mediana dove Maiello e Chibsah erano parsi un po’ in debito. Cambia poco lo spartito perché i marchigiani adesso hanno maggior peso nella metà campo giallazzurra. E la squadra di Longo non varca più la metà campo. I bianconeri ci provano con tutti gli effettivi, sulle seconde palle hanno una sorta di calamita e fanno tanto possesso palla. Al 17′ un pallone tagliato di Clemenza cerca Ganz, bravissimo Ariaudo a chiudere in angolo con una spaccata.
Terzo cambio per i bianconeri al 23′: dentro Mignanelli per Baldini. L’Ascoli adesso gioca benino nonostante il fardello del doppio svantaggio. E il Frosinone lotta su ogni pallone da squadra operaia. Longo intanto muove un’altra pedina, dentro Crivello per Beghetto al 25′. Chiara la mossa di tenere maggiormente la posizione a sinistra dove Beghetto non ha avuto vita facile con il rumeno Mogos. Adesso però l’Ascoli appare più stanco e il Frosinone sfiora la rete del 3-0 con una punzecchiata sull’asse Dionisi-Ciofani, sinistro dell’attaccante che supera Agazzi ma si stampa sul palo. Ed è Agazzi al 34′ a dire no ad una conclusione di Dionisi, quindi la morsa dei difensori centrali marchigiani rimpalla una conclusione di D. Ciofani. Non molla la squadra di Cosmi che sfiora il gol con un colpo di testa di Monachello servito da Mignanelli. Entra Frara, ultimo cambio di Longo, per Chibsah. A 4′ dal 90′ pezzo di bravura di Maiello che addormenta tutti, nasconde il pallone s sfiora l’incrocio all’angolo opposto a quello di tiro. Il resto è accademia, anche nei 5′ di extra-time nei quali i giallazzurri abbassano il baricentro di avere la vittoria in tasca. La gara si spegne tra le mani di Vigorito, in presa alta.
La Nord canta, il Frosinone vince anche soffrendo, è primo. E va in fuga, a +6 dal Palermo terzo. Meglio di così? C’è solo da continuare…
Ufficio Stampa Frosinone Calcio
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