Categorie: Sport

Frosinone-Cremonese 0-0, un pari da primato nella prima al Benito Stirpe

Frosinone (3-4-3): Bardi: Terranova, Ariaudo, Krajnc; M. Ciofani (34′ st Frara), Gori (34′ st Maiello), Sammarco, Beghetto; Ciano, Dionisi, Soddimo (40 st Volpe). A disposizione: Zappino, Vigorito, Crivello, Russo, Besea, Tarasco, Matarese, Brighenti, Errico. Allenatore: Longo.

Cremonese(4-3-1-2): Ujkani; Almici, Canini, Claiton, Renzetti; Cavion, Pesce (40′ st Cinelli), Arini; Piccolo (21′ st Marconi); Mokulu, Paulinho. A disposizione: Ravaglia, Davino, Procopio, Salviato, Brighenti A., Scappini, Perrulli, Scarsella, Macek, Garcia Tena. Allenatore: Tesser.

Arbitro: sig. Chiffi di Padova; assistenti sigg. Baccin di Conegliano Veneto e Chiocchi di Foligno; quarto uomo sig. Proietti di Terni.

Il Frosinone costruisce ma non sfonda la ‘Maginot’ in maglia biancorossa. L’esordio al ‘Benito Stirpe’ termina a reti bianche. Nel pugilato sarebbe stata vittoria ai punti, larga. Nel calcio la posta si divide. La squadra di Longo per effetto del pari va in testa alla classifica a 14 punti, a +1 su Perugia, Palermo e Avellino. A 123 giorni dall’ultima al Comunale si volta pagina. Il colpo d’occhio del ‘Benito Stirpe’ è mozzafiato per la prima assoluta del Frosinone tra le mura della nuova casa, inaugurata lo scorso 28 settembre. Coreografia da brividi della Nord: al centro uno striscione di 40 metri, il ritratto del presidente Maurizio Stirpe e del cavalier Benito Stirpe, in mezzo, sullo sfondo, il ‘gioiello’ intitolato al compianto papà. Sotto fa bella mostra uno striscione a sfondo azzurro con scritte gialle: “Un segno che diventa realtà, siete l’orgoglio di questa città”. Sammarco legge il giuramento, al suo fianco Longo e Stirpe. Era stato rinviato proprio per questa occasione.

Longo si schiera con il 3-4-3. L’assenza di Daniel Ciofani rilancia Soddimo che entra nel tridente composto da Dionisi in posizione centrale e Ciano che parte da destra. Davanti a Bardi conferma per il pacchetto composto da Terranova, Ariaudo e Krajnc. In mezzo al campo Gori e Sammarco, Matteo Ciofani sull’out di destra e Beghetto che rileva Crivello a sinistra. C’è un 4-3-1-2 per la neopromossa Cremonese allenata da Attilio Tesser. Tra i pali l’esperienza di Ujkani. Difesa a quattro, da destra a sinistra Almici, Canini, Claiton e Renzetti: tanta esperienza nel pacchetto arretrato. In mezzo al campo il mediano è Pesce, ex Latina, con Cavion e Arini mezze ali. In attacco l’ex Mokulu in coppia con Paulinho si dividono il reparto, con Piccolo in veste di suggeritore piazzato tra le linee ma con licenza di giocare in linea con gli altri due.

Longo subito posizionato sul bordo alto dell’area tecnica per spingere i suoi e Frosinone subito in pressione. Al 2′ azione che parte da Matteo Ciofani, passa tra i piedi di Gori, palla a Beghetto, cross tagliato per la testa di Dionisi sul quale però libera la difesa ospite. C’è una buona circolazione di palla dei giallazzurri che cercano con insistenza proprio Beghetto, laddove la Cremo stringe troppo al centro e lascia Almici all’uno contro uno con l’ex genoano. La formazione di Tesser replica con una sgroppata di Mokulu a destra all’8′, sul taglio al centro dopo aver evitato Krajnc è però attento Ariaudo a mettere in angolo. La partita vive fasi intense mescolate a pause di studio. Grigiorossi a tessere la tela fatta di fitti passaggi, canarini che appena mettono la testa oltre la metà campo cercano l’accelerazione decisa ma pendono molto a sinistra. E così al 13′ quando il Frosinone riprende a cercare Beghetto sull’out di sinistra, la Cremonese è costretta a rifugiarsi in angolo. I lombardi non disdegnano puntate a sorpresa nell’area giallazzurra, al 16′ deve intervenire Ariaudo per sbrogliare una matassa ingarbugliata su un cross dalle retrovie. Ci prova dalla lunga distanza Dionisi al 17′, il destro un po’ velleitario termina alto. Al 19′ un pallone morbido di Beghetto trova Dionisi nello spazio e nel tempo giusto ma l’attaccante non riesce a pizzicare la sfera quel tanto che sarebbe bastato per mettere fuori causa Ujkani. Questione di millimetri forse. Gli ospiti non stanno a guardare e con l’ex spallino Arini, lasciato troppo solo ai 20 metri, impegnano Bardi alla parata a terra. In campo si gioca a scacchi ma anche di fioretto, sotto l’incitamento incessante della Nord.

Al 22′ è solito Beghetto che si incunea alla grande sull’out mancino, cross velenoso sul quale è bravo Ujkani ad anticipare tutti. Ed è ancora l’ex portiere del Pisa a non farsi sorprendere su una fiammata di Ciano al 24′, mentre 1′ dopo una circolazione di palla insistita tra Dionisi e Ciano manda al tiro-cross la punta di Cantalice, la difesa della Cremo è tagliata fuori ma Soddimo arriva con una frazione di ritardo ad un niente dalla porta. La Cremonese non ci sta a guardare, Piccolo anticipa nella metà campo del Frosinone l’intenzione di Soddimo, si accentra dalla destra e cerca l’angolo opposto, Bardi si tuffa, la palla sfila alla sua destra oltre il palo e il pericolo sfuma. Alla mezz’ora Ariaudo deve cercare il rischio e gli va bene quando interrompe fallosamente l’azione di Pesce qualche centimetro prima della linea bianca dell’area di rigore. Ammonizione per il difensore, sulla palla va Paulinho sotto la tribuna centrale sul vertice alto dell’area grande, parabola alta non di molto sull’incrocio alla destra di Bardi. Poco oltre la mezzora l’ex Mokulu in diagonale infila Bardi ma la posizione è di netto offiside e per il belga-congolese c’è l’accompagno di una salve di fischi da parte dei suoi ex tifosi. Nel giro di 1′ il Frosinone sfiora il gol per due volte: prima con un colpo di testa di Dionisi che sbatte sulle mani di Ujkani e scheggia la traversa prima di dare vita ad un mischione furibondo che, dopo due batti e ribatti sulla muraglia di maglie a strisce porta al tiro Sammarco, il destro ad effetto sfiora il palo alla destra di Ujkani. La squadra di Longo quando si piazza nell’area grigiorossa fa suonare gli allarmi: al 40′ da un angolo di Soddimo, Ariaudo raccoglie sul secondo palo, la difesa ospite alza il solito muro su Matteo Ciofani che, spalle alla porta, serve il pallone ad uscire per Dionisi, il destro va fuori di due metri. Il tempo si chiude esattamente al 45′, con due squadre che si sono date battaglia senza risparmiarsi e un Frosinone che non ha trovato il vantaggio per questione di centimetri.

Si riparte e il Frosinone accarezza il vantaggio: palla morbida di Soddimo per la sponda di Matteo Ciofani su Ciano, stop & go in area ma il pallone al centro è alto per tutti. Il Frosinone si affida alla soluzione personale al 5′, Sammarco semina avversari come birilli, si accentra i tira ma il pallone si alza in Curva. Soddimo al 7′ si intrufola bene in area tutto spostato sulla sinistra, cade ma il contatto non c’è. Il solito Beghetto innesta quarta e quinta marcia in 30 metri, non prova il pallone telecomandato in area bensì il tiro, parato senza difficoltà dal portiere della Cremonese. Possesso del Frosinone che però stenta a trovare varchi giocabili verso la porta dei grigiorossi. Si alza il livello dell’agonismo in campo, Gori ingaggia un duello con l’ex Mokulu e conquista un’ottima punizione sulla trequarti, pennellata di Ciano, la palla schizza verso Ariaudo che impatta la sfera ma Ujkani ci mette il corpo e salva. Occasionissima al 18′, Gori ci crede e ruba un gran pallone a fondo campo ma il cross è più un tiro e sfila dalla parte opposte sulla testa di Soddimo. E’ un assalto giallazzurro e sull’onda di un tifo da brividi Gori controlla ai 28 metri, botta che esce di poco alla destra di Ujkani proteso in tuffo. Nella Cremo che si difende con tutti gli effettivi, entra Marconi per Piccolo al 21′. Ed è ancora Gori con un destro al volo rimpallato tra le gambe della difesa ad impegnare Ujkani al 23′. Il Frosinone merita il vantaggio. Ma è la Cremonese al 24′ che sfiora il con Paulinho dopo una ripartenza di Renzetti: difesa schiacciata, la punta ciabatta malamente e il Frosinone tira un sospiro di sollievo. La manovra giallazzurra si fa avvolgente. Al 28′ Matteo Ciofani non chiude un pallone alto da posizione complicata. La Cremonese di fa preferire sui palloni alti che la squadra di Longo sforna in quantità industriale in mezzo all’area avversaria. E quando i canarini decidono di mettere palla a terra mandano al tiro Ciano, ancora alto. Nel Frosinone dentro Maiello e Frara per l’ammonito Gori e M. Ciofani al 79′. Il gioco della Cremonese diventa ostruzione allo stato puro negli ultimi 10′ di gioco. Cinelli da una parte e Volpe dall’altra chiudono i cambi. Frosinone a trazione anteriore ma sulle corsie davanti ad Ujkani sembra esserci il filo spinato. In pieno recupero Dionisi serve un gran pallone per Sammarco, più di un rigore in movimento ma la difesa di Tesser fa blocco. L’ultima chances è una punzione sulla mattonella-Ciano al 4′ di recupero per fallo su Volpe: il destro morbido dell’ex cesenate va alto. E su quel pallone sfumano le chances della squadra di Longo di produrre il primo allungo della stagione.

Foto di Claudio Pasquazi

Manuel Mancini

Giornalista, editore e direttore editoriale della rivista "Notizie del Cuore"; promotore di iniziative legate alla cultura, le tradizioni e lo sport, tra cui rassegne letterarie, festival giornalistici e incontri con personalità autorevoli. Scrive di cronaca e attualità.

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