Frosinone, l’arresto del sindaco di Ceccano, geometri comunali, ingegneri e architetti
Un meccanismo volto a sfruttare fondi pubblici per profitto privato, minando la trasparenza e la legalità delle istituzioni locali
In un’inchiesta che coinvolge la provincia di Frosinone, e di cui avevamo dato ampio spazio nella giornata di ieri, il sindaco di Ceccano, Roberto Caligiore, esponente di Fratelli d’Italia, è stato arrestato insieme a una dozzina di altri indagati, tra cui geometri comunali, ingegneri e architetti.
Un’inchiesta sul sistema di assegnazione di appalti pubblici
L’indagine, condotta dalla Procura europea e dal gip di Frosinone, ha rivelato un sistema di corruzione volto a ottenere illecitamente fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) destinati ad appalti pubblici e all’accoglienza di migranti. Il valore delle opere incriminate, tra cui progetti di riqualificazione del centro storico e restauri scolastici, si aggira intorno ai 5 milioni di euro.
Secondo gli investigatori, i fondi venivano ottenuti attraverso appalti pilotati e assegnazioni mirate, evadendo le normali procedure di trasparenza. Uno degli elementi chiave emersi dall’inchiesta è l’utilizzo di microspie, che avrebbero permesso di intercettare alcune conversazioni compromettenti. Caligiore stesso aveva denunciato pubblicamente di aver trovato una cimice nella sua auto, pur senza sospettare di essere sotto indagine.
La spartizione della torta
Le intercettazioni hanno rivelato uno schema di “spartizione della torta”, come definito dal giudice, in cui il denaro veniva poi riciclato mediante bonifici a società fittizie e successivamente ritirato in contanti. Questo sistema di “mazzette” prevedeva pagamenti per servizi fittizi, come le pulizie, apparentemente eseguite da una cooperativa che si occupava anche dell’accoglienza dei rifugiati.
Un indagine che rappresenta uno dei più significativi casi di corruzione legati al PNRR, dimostrando il coinvolgimento di alte cariche politiche e funzionari in un meccanismo volto a sfruttare fondi pubblici per profitto privato, minando la trasparenza e la legalità delle istituzioni locali.