A partire da questa mattina, a Napoli e provincia, Terni, Montesilvano (PE), Aversa (CE) e Frosinone (FR), i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli insieme a quelli competenti per territorio hanno portato a termine una misura cautelare nei confronti di trentuno indagati, venti dei quali in carcere e undici ai domiciliari. Tutti sono stati accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
L'indagine è stata coordinata da ottobre 2015 fino a oggi dalla Direzione Distrettuale di Napoli, attraverso attività tecniche e servizi di osservazione e pedinamento. Sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati, colpevoli di aver costituito un'articolata associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, come hashish e marijuana, attraverso alcuni canali di distribuzione sul territorio nazionale, principalmente in Campania e nel Lazio.
Sono stati sequestrati circa 80 kg di hashish e circa 1 kg di marijuana. I promotori dell'organizzazione criminale, con base a Marano di Napoli, agevolavano l'organizzazione camorristica degli Orlando, con elementi del clan Nuvoletta e del clan Polverino. Essi rappresentavano inoltre il punto d'incontro tra i fornitori di narcotici nei più vasti contesti criminali (ai quali gli stessi ambivano in prima persona, con la partecipazione diretta alle attività di importazione della droga, messa in pratica mediante il collaudato sistema delle “puntate”) e gli spacciatori al dettaglio, loro stabili acquirenti, presenti in Campania e nel Lazio.
Le investigazioni hanno permesso di ottenere importanti elementi a carico di alcuni soggetti, considerati personalità fondamentali nel traffico internazionale di hashish: ne curavano infatti l'importazione dal Marocco a Napoli, attraverso la Spagna, per conto dei clan camorristici maranesi.
Dalle indagini sono emersi corrieri della droga per conto del sodalizio, intermediari nella vendita, acquirenti in tutta la provincia di Napoli e custodi dei luoghi di riferimento dell'organizzazione.Tra questi, una donna è stata arrestata perché trovata in possesso di circa 50 kg di hashish, nascosti in una autovettura nel box. La donna forniva supporto logistico, custodendo presso la propria abitazione il denaro incassato, le agende contabili nelle quali erano annotate le cifre, i nominativi degli acquirenti e la sostanza stupefacente destinata alla successiva rivendita.
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