Frosinone, spia le dipendenti in bagno con una telecamera

Una 33enne impiegata in uno studio professionale ha denunciato il datore di lavoro dopo aver rinvenuto in bagno una telecamera nascosta tra i fazzolettini

Cosce

Gambe femminili ben curate

Un datore di lavoro piuttosto morboso, quello di uno studio professionale situato nel centro di Frosinone. Ma, stando al quadro che sta emergendo (comunque da confermare nelle sedi preposte), un professionista 45enne si è rivelato – gioco di parole voluto – assai poco professionale, fino a divenire un "guardone". Vittime le proprie dipendenti, che venivano spiate mentre andavano in bagno grazie a una telecamera piazzata in una scatola di fazzolettini- E' stata una 33enne – riporta il sito Ciociaria Oggi – ad accorgersi di quanto stava accadendo.

Sembra che la donna, residente a Frosinone, avesse attirato in maniera particolari le attenzioni del capo, che però non erano corrisposte. Si tratta di dinamiche alle quali si assiste spesso negli uffici, meno frequente è quanto avrebbe visto la donna durante una pausa in bagno: quando è andata a prendere i fazzolettini di carta ha sentito all'interno della scatola una presenza sospetta.

Si trattava della telecamera della quale si accennava in precedenza, alla quale la donna ha sottratto la scheda di memoria nella quale venivano filmate le parti intime sue e – se l'accusa fosse confermata sarebbe plausibile – e delle colleghe. Questa scheda è stata portata a un avvocato, che ha sporto denuncia. Sul caso stanno indagando i Carabinieri e la Procura, che ha disposto un accertamento tecnico sulla telecamera per accertare l'effettivo contenuto delle immagini e, soprattutto, da quanto tempo la telecamera era piazzata nel bagno e quante donne sono state "immortalate".

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