Frutta, se la mangi così rischi un tumore | Scoperta agghiacciante: lo fanno milioni di italiani a casa
Allarme frutta, fa bene ma così rischia di causare un tumore: ecco perché
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni persona adulta al giorno dovrebbe consumare cinque porzioni tra frutta e verdura fresca. Si tratta di una quantità che, solo per quanto riguarda la frutta, ammonta a circa mezzo chilo al giorno a persona, quindi tre frutti grossi o sei frutti piccoli.
La frutta la si può mangiare in qualsiasi momento della giornata, dai pasti principali fino agli spuntini: sebbene molti la sconsiglino a fine pasto, in realtà la scienza ha provato che anche dopo pranzo o dopo cena questo alimento non ha alcuna conseguenza negativa sulla salute delle persone, anzi.
Oggi, però, parliamo di un dettaglio che potrebbe spaventare: anche la frutta, infatti, potrebbe rientrare nella lista di alimenti che non dovrebbero essere consumati se si vuole evitare il cancro. Ecco però i dettagli.
Frutta e cancro, qual è il legame
Secondo Nichole Andrews, una nutrizionista specializzata in oncologia, alcuni alimenti dovrebbero essere brutalmente rimossi dal frigorifero e dalla dispensa poiché alzano il rischio di sviluppare cancro. A rivelarlo è lei stessa sul suo profilo TikTok, che ha già superato i 5 milioni di followers. Il primo alimento che cita è quello delle polveri di succo verde, che attira subito l’attenzione di tantissimi followers per via della sua particolarità: la nutrizionista, in realtà, si riferisce a tutti quei prodotti che derivano dalla frutta ma che non sono assolutamente assimilabili al prodotto fresco. Si pensi per esempio ai succhi che, poiché contengono una minima percentuale di frutta, spesso vengono considerati equivalenti a una pesca o a un’albicocca mangiata intera. Il problema è che questi prodotti sono spesso carichi di zuccheri, di conservanti e non possiedono più la fibra normalmente presente nella frutta, dall’alto potere saziante.
Il secondo alimento che la Andrews sconsiglia per via del cancro è quello dell’alcol, considerato cancerogeno anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità così come la carne rossa e lavorata, da ridurre drasticamente.
Il punto sul biologico
Secondo la nutrizionista, inoltre, si deve stare attenti anche al termine “biologico”, da molti letto come garanzia di sicurezza e di benessere.
Anche i prodotti dell’agricoltura biologica, infatti, possono presentare delle conseguenze negative sulla salute e, secondo la Andrews, non esiste una reale differenza tra la verdura biologica e quella convenzionale. A suo dire, infatti, il termine “biologico” serve solo al marketing e non è quindi una garanzia di salubrità per chi consuma quei cibi.