Condanna del funerale show e della strumentalizzazione della morte, ma se non c'è presa di posizione contro la dottrina della Chiesa il funerale non si può proibire. E' la posizione del vescovo del settore est di Roma mons. Giuseppe Marciante sui funerali del boss Vittorio Casamonica. Il vescovo Marciante, intervistato da Radio Vaticana. "A me ha stupito questo modo di celebrare i funerali. Io non ero presente a Roma – spiega Marciante – né sapevo di questo tipo di funerali show, certamente contesto fortemente questo modo di strumentalizzare la morte, di celebrare un funerale. Poi c'è la presa di distanza da una mentalità mafiosa, arrogante, violenta. Ed ancora, c'è la figura del defunto, un cattolico, un cristiano, era battezzato, era un peccatore e sappiamo dai giornali che tipo di vita ha fatto, però su questo non possiamo noi emettere un giudizio perché lo riserviamo a Dio. Quindi se non c'è una presa di posizione contro la dottrina della Chiesa il funerale non si può proibire. Certo se noi avessimo saputo che dietro questo funerale c'era questo spettacolo avremmo suggerito di celebrare le esequie in un modo più discreto", conclude.
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